Il girabacchino, anche chiamato girabecchino o girabarchino, è un utensile che serve a creare manualmente un movimento rotatorio, molto simile a una manovella, anche se ha una forma leggermente diversa. Come fatto? Ha un’asta metallica sulla cui lunghezza è presente una rientranza a U. Poi, su un’estremità si trova il pomello girevole, sulla U c’è la manopola, mentre sull’altra estremità si possono applicare diversi accessori. Quali sono questi accessori? Per esempio, un mandrino, per creare una sorta di trapano manuale (detto menarola o trapano a manovella), un gancio (che trasforma l’attrezzo in un cric) e una chiave a bussola, per stringere i bulloni.
glossario fai da te
Trapano
Il trapano è uno degli strumenti più utilizzati nelle case. Serve per eseguire fori di diversa dimensione e in base al modello è un valido aiuto in molti campi diversi, dal semplice bricolage alle lavorazioni industriali. La prima distinzione fattibile si basa sull’alimentazione: ci sono trapani azionati attraverso una linea a 220 volt (quindi hanno il filo) e trapani che funzionano con batterie autonome (nella maggior parte dei casi deve essere ricaricato).
Chiave a pappagallo o giratubi
La chiave a pappagallo è un attrezzo molto utilizzato e molto diffuso per i lavori di idraulica e per le attività di fai da te. Consiste in una pinza o chiave con un becco di apertura variabile, in modo tale da poter essere utilizzato su tubi di dimensione differente, dai più piccoli ai più grandi.
Pinza
La pinza è uno strumento che serve ad afferrare, stringere o unire i pezzi con cui si sta lavorando. È formata da un’impugnatura, collegata a due bracci (di dimensioni diverse) mobili, che ruotano attorno a un perno. La parte con cui si lavora può essere dritta o curva, mentre la parte più lunga, ovvero l’impugnatura, è quasi sempre rivestita con un materiale antiscivolo e isolante. Chi utilizza quest’utensile? È molto diffuso in tutte le case, ma è alla base del lavoro di elettricisti, idraulici, falegnami e meccanici.
Foro imbutito
Il foro imbutito è un foro dalla forma a imbuto, che quindi deve essere realizzato con una punta speciale, con una guida verso il centro, ed è molto comodo perché facilita l’avvitamento delle viti e soprattutto la possibilità di metterle in pareggio. Non sono piccolezze da amanti del fai da te, ma anzi è una tecnica davvero utilissima sia per evitare ingombri esterni nelle fasi di montaggio sia rendere esteticamente uniforme il prodotto cui si sta lavorando.
Vite prigioniera
La vite prigioniera è un particolare tipo di vite, senza testa e filettata da entrambe le estremità. Perché è chiamata prigioniera? Perché una volta inserita nella madrevite, proprio questi filetti si bloccano con un incastro perfetto. Viene utilizzata quando non è possibile usare il tassello o il bullone.
Trielina
La trielina è il nome commerciale di una sostanza nota come tricloroetilene. Si tratta di un prodotto sintetico, che a temperatura ambiente è liquido, non infiammabile, incolore e da un odore molto forte e tendenzialmente dolce. La trielina si usa come solvente di molti composti organici, ma è anche sfruttato nell’industria alimentare per la decaffeinazione del caffè e l’estrazione di essenza. Inoltre, è impiegata per eliminare le macchie più aggressive (come l’unto).
Resina vegetale
La resina è un prodotto molto prezioso perché serve sia come collante sia come base per creare materiali durevoli. Possiamo dividerla in tre categorie: vegetale, artificiale e a scambio ionico. La resina vegetale è prodotta dalle piante ed è liposolubile. Il loro ruolo, in natura, è quello di proteggere la pianta da attacchi esterni, magari di insetti o di funghi, ma è anche quello di chiudere eventuali ferite.
Colla alifatica
La colla alifatica, conosciuta come vinilica rapida, è una delle tre colle classiche del modellismo ed è molto utilizzata soprattutto per il legno, il cartone e quelli che si possono definire materiali porosi. È giallina, molto morbida e si stende facilmente. Nella consistenza assomiglia molto alla tradizionale vinilica.
Martello
In ogni famiglia c’è un martello, ma che cos’è e com’è composto? Ovviamente serve per battere dei colpi (martellare), per fissare un oggetto all’interno di un’altra superficie. È usato anche frantumare del materiale. Può avere diverse forme, anche se la struttura è più o meno sempre la stessa: c’è un massello metallico che può avere un peso massimo di 2 chili, affrancato a un’impugnatura in legno o in metallo.
Bulloni
Il bullone è quel punto di congiunzione tra la vite e il dado. E’ formato da uno stelo metallico cilindrico collegato a un’estremità con una testa fissa e all’altra con un corpo cilindrico che presenta una filettatura simile alla vite. A cosa serve? E’ stata studiata appositamente per avvitare il dado e stringere l’accoppiamento.
Vite
La vite è una piccola barra cilindrica, caratterizzata da un’incisione sulla superficie con filetto elicoidale e serve per fissare gli oggetti. È costituita da due elementi: la testa che porta sulla faccia superiore l’indicazione del cacciavite più adatto con cui fissare l’elemento.
Dadi
I dadi si utilizzano per chiudere una vita filettata. Hanno una forma esagonale, che serve per rendere più dura la presa di serraggio o apertura di una chiave. Esistono però anche quadrati, zigrinati, con alette o per chiavi speciali.
Chiave giratubi
La chiave giratubi è conosciuta anche come chiave a rullo o serratubi e spesso è confusa con il pappagallo, perché ha un becco dentellato. La dentatura serve proprio per chiudere l’oggetto afferrato e fare forza. A che cosa serve questo strumento? Come si può intuire dal nome, serve per serrare i tubi di ferro dolce, i raccordi con superfici arrotondate e le sbarre.