Da un recente sondaggio risulta che la tassa pagata meno volentieri dagli italiani è quella relativa al Canone Rai, che arriva puntuale come un orologio svizzero, “rubandoci” gli ultimi spiccioli di tredicesima. Inutile nascondersi dietro la scusa del “io non guardo i programmi Rai” così come è inutile ammettere di avere in casa un apparecchio tv alla stregua di un qualunque soprammobile: il Canone Rai va pagato, a meno che non si riesca a dimostrare che il televisore non è in uso per i più svariati motivi. Per disdire il Canone Rai è necessario che si verifichi una delle seguenti situazioni:
- l’abbonato non è più in possesso di un apparecchio tv (in caso di furto o incendio, ad esempio)
- l’abbonato cede ad una seconda persona tutti gli apparecchi tv in suo possesso
- l’abbonato chiede che i propri apparecchi tv vengano “suggellati” e quindi messi in condizione di non erogare più alcun servizio.
Solo in uno di questi casi si può essere esentati dal pagamento. Sì, ma come fare? Quale procedura seguire per disdire il Canone Rai?