Non è impresa facile somministrare farmaci al gatto: a seconda del caso possono essere prescritti in pillole o liquidi. Le compresse si è solito mescolarle polverizzate nel cibo, ma possono cambiargli sapore e se il micio non finisce la sua ciotola non è possibile sapere quale è la quantità di medicinale effettivamente assunta. E’ per tale motivo che molti preferiscono somministrare farmaci liquidi: come fare?
La maggior parte dei farmaci liquidi per gatti, così come per gli umani, hanno un contagocce abbinato al coperchio o una particolare siringa dosatrice. Nel caso non ci fossero o per altra comodità è possibile utilizzare una comune siringa usa e getta, ovviamente senza ago per aspirare il farmaco dal flacone ed immetterlo direttamente nella bocca dell’animale domestico.
Occorre fare attenzione alle dosi, non sempre ben chiare (il veterinario magari fa una prescrizione in “cucchiaini”): i foglietti illustrativi inoltre -laddove siano quelli ad uso umano- hanno dosaggi eccessivamente alti per un gatto. Ecco come regolarsi:
1 ml = 1 cc
5 cc = 1 cucchiaino
15 cc = 1 cucchiaio da tavola
Una volta stabilito ciò occorre riempire la siringa con la dose prescritta. Poi ci si avvicina al gatto: bisogna afferrargli saldamente la testa con la mano sinistra badando bene a lasciare libera la mascella inferiore. Occorre essere rapidi e decisi, tirandogli indietro la testa affinché apra la bocca, inserendo il contagocce nel cavo orale e somministrando il farmaco. Per facilitarsi in questa operazione è possibile avvolgere il gatto in un morbido asciugamano, in modo che sia fermo e non graffi. Attenzione a non schizzare in gola al gatto troppo farmaco contemporaneamente o violentemente, cosa che potrebbe spaventarlo o rischiare di soffocarlo.
Può capitare che il gatto sputi un po del liquido: non bisogna dargli delle aggiunte o si rischia un sovradoggio.
Dopo la somministrazione, coccole e gratificazioni (magari un croccantino o due) rendereranno il micio più disponibile la volta successiva.
Fonte: Pet Place
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