Lo confermano recenti studi, ma era chiaro comunque a tutti che i ritmi di sonno e veglia di un bambino, riescono ad influire pesantemente sui livelli di stress e di salute della madre. Di conseguenza, se la seconda non è perfettamente in forma, coinvolgerà suo malgrado pure il piccolo in una catena che tenderà a peggiorare. In questo modo, con la crescita, rischierà di sviluppare dei sintomi che non sono molto differenti da quelli della Sindrome de deficit di attenzione e iperattività. Insegnare ai propri figli ad addormentarsi e a trovare nel sonno relax e pace non è semplice e immediato, ma permette a tutti di sentirsi meglio. Ecco qualche consiglio:
- il sistema migliore per velocizzare un processo indispensabile come quello del sonno per un bambino e permettergli una vita migliore durante il giorno, consiste nel creare una sorta di routine associata all’ora della nanna. Insomma, se bisogna aspettare che le palpebre si abbassino da sole, rischiate di stare in piedi tutta la notte e vederlo sempre grintoso e attento. Tuttavia, per alcuni neonati essere vispi e pimpanti, non significa essere riposati e anche l’iperattività può essere un sintomo di estrema stanchezza.
- stabilite un orario per andare a dormire e rispettatelo, facendo in modo che il bimbo possa rimanere a letto per le ore necessarie a riprendere le forze e lo stesso vale per voi. All’inizio non noterete magari gli effetti voluti, ma con il tempo imparerà ad abituarsi.
- sapere cosa lo aspetta è tranquillizzante per un bambino e, quindi, se impara che dopo la cena e la digestione lo farete andare a nanna, smetterà di agitarsi nel giro di qualche mese.
- ricordate che la musica è molto efficace per indurre il sonno e viene utilizzata pure neglio ospedali e nei centri pediatrici di tutto il Nord America.
- chiudete bene le tapparelle, per evitare che vostro figlio si svegli alle prime luci dell’alba.