Avete intenzione di comprare una bicicletta, ma non sapete proprio da che parte incominciare? Esistono due variabili importanti da considerare: la prima è il prezzo e come sapete una bike può partire da 50 euro e arrivare anche a cifre a tre zeri, la seconda, invece, il tipo di mezzo. Già perché non tutte le bici sono uguali e non esistono solo le mountain bike (MTB) e quelle da corsa. Vediamo quindi, in base al tipo di utilizzo che ne fate, quale potrebbe essere più adatta.
La bicicletta da corsa. È la regina delle bici e ovviamente la più costosa. Ruote sottili, telaio in carbonio leggerissimo per correre a tutta velocità. È sicuramente uno strumento di alto livello, ma è indicato a chi si allena in modo costante e percorre lunghe distanze. È un mezzo molto maneggevole e si adatta a un percorso (su strada) estremamente variabile.
Mountain bike. Già il nome contiene la definizione di questa bicicletta, che è perfetta per i percorsi in montagna. La ruota è larga e il manubrio rigido. Ha un peso abbastanza elevato e non si utilizza per lunghi percorsi. È perfetta sui terreni scivolosi, come le stradine sterrate che attraversano i boschi. All’interno della categoria MTB ci sono però delle sottocategorie:
- MTB Cross Country: è ideale per i ragazzi o per le gite sportive. È una bicicletta comoda e abbastanza versatile.
- MTB Freeride: in questo caso, invece, dobbiamo pensare a una bicicletta più specifica, adatta un atleta allenato anche a salti e acrobazie sulle due ruote.
Cicloturismo. Siete degli amanti di vacanze in bicicletta e avete in mente di girare così l’Europa? Avete bisogno di un mezzo resistente, adatto a trasportare bagagli e soprattutto abbastanza flessibile per affrontare percorsi molto lunghi. La bici da cicloturismo è quella allora che fa al caso vostro. Mi raccomando attrezzatela nel modo corretto, quindi con portaborracce (almeno due), borsello per attrezzi, ma anche parafanghi.
City bike o urbain. È la classica bicicletta da città, per andare al lavoro o in palestra pedalando. Ha di solito un sellino molto comodo e anche la pedalata è confortevole, perché il busto è mantenuto in posizione eretta. Anche questa bici è caratterizzata dai parafanghi che devono proteggere i pantaloni durante le piogge e sono fatte apposta per essere attrezzate con cestini o portapacchi. Il casco dovrebbe sempre essere usato in bicicletta, motivo in più se si gira nel traffico.
Tandem. È una bicicletta molto nota, ma poco diffusa. Si possono affittare di solito nei parchi per fare delle piccole gite, ma sono pochi quelli che ne posseggono uno. Lo si può trovare in tutte le versioni (urbain, da corsa o mtb), ma sicuramente quella diffusa è la classica city bike. Il tandem obbliga i due ciclisti a essere sincronizzati nei movimenti, per questo non è uno strumento facilissimo da condurre.
Bicicletta elettrica. Sono sempre più diffuse nelle grandi città e sono bici alimentate elettricamente. Dovrebbero in questo modo alleggerire la pedalata (detta “assistita”), soprattutto nelle salite o nei momenti di difficoltà. Ne consegue che questa due ruote può diventare una valida alternativa ecologica agli scooter, soprattutto per i tragitti “casa-lavoro”. L’autonomia dipende dal modello e dal tipo di percorso, però varia da 25 ai 140 chilometri e il costo di una carica in media è di 40 centesimi.
Biciclette per bambini. Sono bici a tutti gli effetti, hanno solo ruote più piccole e telai più leggeri. Di solito si dividono in due categorie: la mountain bike, che è quella più apprezzata nel periodo dell’infanzia, e la classica city bike. Nell’acquisto considerate, oltre al prezzo e al fatto che il bimbo cresce e non è possibile cambiare bici ogni anno, anche il meccanismo dei freni: il blocco è molto utile e aiuta il piccolo a fermarsi se per caso dovesse pedalare all’indietro.