Come fare ricorso contro bollette telefoniche ogni 28 giorni? Questo tipo di fatturazione, per quando ormai accettato da tutti,può essere in qualche modo contrastato, tentando di fare ricorso contro questo comportamento, tra le altre cose multato dall’Antitrust.
Per fare in modo che le compagnie telefoniche tornino nella “legalità” bisogna costringerle, spiega il Codacons, a rispettare la delibera 121/17/CONS Agcom che vieta la fatturazione a 28 giorni. Ed è per questo motivo che l’associazione mette a disposizione degli utenti la possibilità di inviare un “reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente in più per ogni bolletta a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo“.
In caso di mancato riscontro da parte dell’operatore entro il termine di 30 giorni (o di risposta negativa alla richiesta di rimborso), l’associazione metterà a disposizione “il formulario Ug parzialmente precompilato (a eccezione dei dati personali) in relazione alla fatturazione a 28 giorni, così da accedere alla conciliazione presso i Corecom e richiedere l’applicazione degli indennizzi automatici“. Come spiega infatti il Codacons:
La conciliazione rappresenta infatti una procedura semplice e gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie obbligatoria per legge nelle liti tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, ideata proprio per tutelare i diritti dei consumatori. Permette quindi di richiedere un congruo indennizzo per ogni bolletta emessa con fatturazione a 28 giorni.
Come fare
Fare ricorso contro bollette telefoniche ogni 28 giorni è molto semplice: basterà inviare un sms al numero 4892892 con il testo “203 CODACONS 2017” al costo di € 2,03: una parte di questi soldi andrà tra l’altro in beneficenza. E’ possibile visualizzare le condizioni ed i termini dell’adesione qui.