Il feltro è un materiale molto usato per creare oggetti divertenti sia decorativi sia d’uso comune, come per esempio borse e ciabatte. Non è un filato e ma un materiale, estremamente morbido, realizzato con l’infeltrimento della lana cardata di pecora.
L’infeltrimento si ottiene attraverso bagni in acqua calda, con aggiunta di sapone. Si può fare a mano o in lavatrice, proprio come per la lana cotta, che si differenzia perché utilizza lana già tessuta. Il colore originale è quello naturale del prodotto infeltrito, ma ovviamente può essere anche tinta. Si chiama feltro, non perché deriva dalla parola infeltrire, ma perché è stata inventata nella città di Feltre.
Esistono altri due prodotti simili:
Feltro sintetico: è uno speciale tipo di feltro, un po’ più rigido di quello originale, ottenuto da un materiale contenente una percentuale di viscosa.
Pannolenci: sono dei panni che si ottengono attraverso l’infeltrimento delle fibre di lana cardata di pecora. Sono però caratterizzati da una compattezza maggiore. Il nome, in questo caso, deriva da Lenci, una ditta tornese che nel 1922 ha utilizzato questi panni per creare le famose bambole
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