La cancellazione di Equitalia ci permette di rottamare le cartelle esattoriali. Come si può fare? Entro 90 giorni a partire dal 25 ottobre è possibile usufruire della nuova opportunità prevista dal decreto fiscale pubblicato sera sulla Gazzetta ufficiale. Si potrà scegliere, infatti, se versare il dovuto in un’unica soluzione oppure in quattro rate di pari importo.
Le dovranno essere presentate entro il prossimo 21 gennaio. Utilizzando il modulo che Equitalia. La sanatoria opera solo per i carichi inclusi in ruoli, affidati a Equitalia negli anni dal 2000 al 2015.
Questo perché si tratta di un debito che nasce da una sanzione amministrativa, la parte sanzionatoria non sarà del tutto stralciata e comunque lo sconto dipenderà dall’anzianità del debito (oscillerà comunque tra il 30 e il 50%). Rimane da pagare, oltre all’importo dovuto inizialmente, anche l’aggio per il concessionario della riscossione.
Come funziona?
Ciò vuol dire che il contribuente dovrà pagare sicuramente il debito capitale (ossia la tassa vera e propria o i contributi previdenziali e assistenziali o, nel caso di contravvenzioni per violazioni del codice della strada, la multa vera e propria). Le somme già versate anche a titolo di interessi di mora, non sono rimborsabili.
Termini di pagamento
E’ bene ricordare che la scadenza di pagamento della terza rata non potrà superare il 15 dicembre 2017 e la scadenza della quarta rata non potrà superare il 15 marzo 2018.
Non rientrano nella sanatoria i ruoli relativi all’Iva riscossa all’importazione, al recupero di aiuti di Stato, ai crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei Conti, alle ammende e alle sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Tasse e multe
Tasse e multe non pagate vanno versate per intero, così come gli interessi legali dello 0,5% che decorrono dalla data del mancato versamento dell’imposta a quella della notifica della cartella esattoriale.