Per moltissime donne è una vera e propria tortura e, nonostante, i soldi investiti in prodotti più o meno efficaci, alla fine, l’inestetica “pelle a buccia d’arancia” tende a rimanere. Colpisce soprattutto glutei, gambe e cosce ed è diffusa in partticolare fra le donne sopra i trenta anni. Questo perchè si perde elasticità e si registrano i primi cedimenti cutanei, mentre si assottiglia lo strato superficiale dell’epidermide.
Buoni risultati si possono ottenere soprattutto con i rimedi floreali di arbusti e piante endemiche australiane, come la callistemon, l’hakea terrifolia e la planchonia careya. Tali essenze naturali, si possono prendere nella quantità di sei gocce mattina e sera per due settimane. Al termine della doccia, poi, sarebbe consigliabile fare scendere acqua più fredda dirigendo il getto sulle zone colpite e disegnando una serie di cerchi, prima grandi e poi piccoli. Gambe e glutei sodi si ottengono con esercizi mirati anche in palestra, con piegamenti, step e lunghe corse all’aperto.Vanno bene pure molte posizioni yoga per distendere ed allungare i muscoli principali. In Russia esiste un trattamento tradizionale particolarmente efficace che serve per tonificare la pelle e stimolare la circolazione. In pratica si attira su zone specifiche del corpo il vapore che si crea nella banya con rami di betulla. Si tratta di una via di mezzo tra bagno turco e sauna.
L’estratto di betulla è particolarmente efficace e non è raro che venga scelto per i trattamenti contro la pelle a buccia d’arancia. Si pensa che abbia una grande funzione pure contro l’artrite, i reumatismi e la pelle arida. In commercio è da provare l’olio di betulla Weleda, con estratti di foglie di betulla bianca che provengono da coltivazioni biologiche. Contengono dei flavonoidi che favoriscono l’espulsione delle tossine. Prima della doccia o quando si stanno per spalmare degli oli anticellulite, non dimenticate di spazzolare la pelle asciutta per almeno cinque minuti.