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Come togliere il pannolino al bambino

Come togliere il pannolino al bambino

È arrivata l’estate e forse è arrivato anche il momento di togliere il pannolino al vostro bambino. La maggior parte dei genitori sfrutta questa stagione per insegnare ai piccoli a fare pipì nel vasino: fa caldo e quindi può stare tranquillamente in libertà (anzi, il pannolino è quasi fastidioso). Ma come fare? Prima di tutto bisogna superare la pigrizia, non solo del bimbo, ma anche quella del genitore, perché le prime settimane potrebbero essere davvero impegnative.

Quando si può togliere il pannolino

Prima di esserci una stagione, deve arrivare un’età biologica. Di solito il pannolino si leva dopo i 18 mesi. Ci sono bimbi precoci, che riescono a farne a meno già da prima e bimbi che hanno bisogno di più tempo. Il limite massimo deve essere, comunque, i 2 anni e mezzo. Perché in questo periodo? Prima di tutto perché il bimbo matura il controllo sfinterico, ovvero si rende conto di dover andar in bagno e sa gestire lo stimolo. Detto ciò ci vuole anche una certa maturità: il pannolino per alcuni bambini è una sorta di copertina di Linus e hanno paura di perderla. È un simbolo, un passaggio verso l’indipendenza e può anche mettere in crisi, proprio come lo svezzamento.

Acquistare un vasino

Il metodo classico di spannolinamento è acquistare un vasino. Andate a comprarlo con il bambino. Spiegategli che è tempo di fare una cosa proprio da “bimbo grande”. Senza caricarlo troppo di aspettative, deve capire che è ora di lasciare il suo pannolino e incominciare a comportarsi da ometto (o donnina). Per questo è importante che scelga il suo vasino: deve essere colorato, magari anche a forma di animaletto. Lasciatelo in bagno e fate in modo che il piccolo prenda confidenza, magari assecondando alcune sue necessità. Se desidera provarlo, togliete il pannolino al momento giusto e lasciate che si sfoghi sul vasino. Deve essere un percorso naturale e possibilmente non oppressivo. È importante quindi che anche voi, mamme e papà, siate tranquilli e non stressati.

Togliere il pannolino a tappe

È un percorso che richiede un po’ di tempo. Il consiglio è quello di provare a toglierlo nel tempo libero, magari quando siete in spiaggia o la domenica in giardino (e se non avete nessuna delle due opzioni, anche in casa, andrà benissimo). Gli fate il vostro discorsetto sul fatto che dovrà avvisare quando desidera andare in bagno. Potete usare il pannolino per la notte e poi per le volte che avete degli impegni (tipo andare al ristorante, fare visita agli amici…). Capiterà che si faccia la pipì addosso: non sgridatelo troppo. Non deve sentirsi punito. Rassicuratelo e fategli capire che la prossima volta deve solo avvertire. Ci saranno anche una serie di risposte avverse: tipo vi dirà di non dover andare in bagno, per farla appena vi siete distratti, oppure potrebbe subentrare una sorta di stitichezza psicologica. Sono tutte fasi che si superano con un po’ di pazienza, amore, sostegno e comprensione.

I segnali

Una mamma deve andare oltre al linguaggio verbale e fare attenzione ad alcuni segnali. Prima cosa il fatto che si tocchi, che faccia delle facce strane o che non riesca a stare fermo, potrebbe voler dire che ha bisogno di andare in bagno, ma non vuole o non sa comunicarvelo. Non abbiate quindi paura di continuare a chiederlo e magari anche obbligarlo a fermarsi e farlo sedere sul suo vasino. Poi fate attenzione al suo orologio biologico, almeno per la cacca. Alcuni bambini fortunati vanno di corpo in alcuni orari abbastanza regolari. Cavalcate questa tendenza per aiutarlo a farla nel vasino. Non sempre questo metodo funziona, soprattutto se è subentrata un po’ di stitichezza, ma vale la pena sperimentare. Preparatevi poi tanti cambi puliti: ne avrete bisogno.

Photo Credit| ThinkStock

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