L’immagine di una mamma che allatta il proprio bimbo è una delle più tenere che si possano ammirare in natura. Un momento coinvolgente per la mamma e per il piccolo, che si ritrovano a contatto diretto come se fossero un’unica cosa.
Prima o poi, però, bisogna smettere di allattare al seno, magari perché il bambino è diventato troppo grande o perché la mamma non ha più il tempo necessario da dedicare a questa attività (pensiamo alle mamme che lavorano, ad esempio).
E qui arriva il trauma, perché molte mamme si sentono quasi in colpa nei confronti del neonato, quasi come se lo stessero privando di qualcosa di assolutamente necessario. Come fare allora a smettere di allattare al seno senza traumi per la mamma e per il bambino?
In realtà il trauma è quasi sempre per la mamma, visto che il bambino prima o poi dovrà pur smettere di attaccarsi al capezzolo per succhiare il latte materno (funziona così da che mondo è mondo e non è mai morto nessuno).
La prima cosa da fare per una mamma è dunque quella di ragionare sul corso della natura e seguire il normale svezzamento del piccolo, senza farsi cogliere dai rimorsi. Il momento è comunque delicato, ma una brava mamma riesce a gestirlo con tranquillità, facendo in modo che il piccolo non risenta troppo del distacco.
Ovviamente, a meno di problemi di salute che impediscano di allattare, occorrerà intervenire in modo graduale, riducendo le poppate nel corso della giornata e dedicando al bimbo la giusta dose di attenzioni, in modo che superi con tranquillità il distacco.
Se il bimbo è abituato a mangiare anche di notte, sarà bene tenere a portata di mano un biberon con del latte tiepido, così da poter provvedere immediatamente alla sua alimentazione senza creargli problemi.
Certo, il latte materno non può essere paragonato a nessun altro alimento, ma non si può allattare in eterno ed è meglio dunque procedere per gradi fino alla completa interruzione.
1 commento su “Come smettere di allattare”