Come scegliere l’antiparassitario per cani e gatti? Sono molti i prodotti in commercio: eseguire una scelta corretta per il proprio animale consente di mantenerlo protetto da tutte quelle problematiche legate alla presenza di parassiti.
Prevenzione al fine di non avere problemi
Non bisogna dimenticare che a seconda dell’animaletto coinvolto, cani e gatti possono sperimentare semplice prurito ma anche sviluppare patologie che possono necessitare di un consulto medico. E’ importante comprendere che in questi casi la vera cura, quella migliore è essenzialmente la prevenzione e questa passa proprio attraverso gli antiparassitari, i quali devono essere scelti ovviamente in base alla specie e al peso ma anche tenendo da conto delle esigenze e del suo stile di vita.
Gli antiparassitari non devono essere usati solo sull’animale che è già stato infettato. Essi possono e devono essere usati anche sugli animali sani a partire dal mese di aprile, momento in cui arriva il primo caldo e fino all’inizio dell’autunno: è infatti in questo lasso di tempo che gli animali rischiano di ritrovarsi a dover combattere con ospiti indesiderati. Quale prodotto scegliere quindi?
Tipologie di antiparassitario per cani e gatti
Le pipette sono senza dubbio l’antiparassitario più utilizzato: il loro effetto è limitato a pochi mesi ma è efficace nei confronti di pulci, zecche e pidocchi. In alcuni casi sono valide anche contro i flebotomi, le zanzare e la mosca cavallina. Per ottenere una corretta efficacia è importante spargere il liquido sul collo oppure tra le scapole dell’animale. Fipronil, imidalcloprid e permetrina sono le sostanze più usate: per ciò che concerne quest’ultima, va ricordato che questa è tossica nei confronti dei gatti.
Tra gli antiparassitari più utilizzati, soprattutto per i cani, c’è il collare: a seconda della marca la loro durata va dai quattro ai 10 mesi. Di solito rilasciano in maniera graduale una sostanza tossica per i parassiti. E’ importante ricordare che questi strumenti sono più efficaci intorno al collo e meno lungo il busto e le zampe. In questo caso le sostanze più diffuse sono tre, sebbene alcuni di essi sono impregnati di una tossina che viene assorbita dalla palle e che uccide le pulci al momento del morso. I collari sono a base di Deltametrina, caratterizzata da una bassa tossicità; dal diazionone, più pericoloso perché più tossico e di propoxur, sostanza tossica per i gatti giovani e gli animali debilitati .
Si può usare anche un diverso approccio nella scelta dell’antiparassitario e quindi puntare ad uno shampoo ma bisogna ricordare che si tratta di una soluzione ottimale per uccidere i parassiti adulti. Di solito queste formulazioni sono a base di bioalletrina e permetrina: quest’ultima, ricordiamo, tossica per i felini.