Come risparmiare con i libri scolastici usati? Ogni anno scolastico presenta un conto non indifferente a chiunque necessità di acquistare volumi per completare la propria formazione. Vediamo insieme come regolarci.
Soluzioni alternative per i testi da usare
È inutile girarci intorno: l’inizio della scuola o dell’università presuppongono una spesa non indifferente. Come risparmiare con i libri scolastici usati dovrebbe essere il pensiero di tutti. Soprattutto se le risorse a disposizione non sono tantissime. In particolare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado si trovano a dover acquistare volumi spesso dal costo totale esorbitante.
A seconda della classe da seguire si può arrivare addirittura a una spesa di 500 euro. È facile comprendere come questa non sia una spesa alla portata di tutti. È certo possibile richiedere attraverso il proprio comune aiuto per avere libri scolastici gratuiti. Ma in questo caso sono diverse le condizioni affinché tale possibilità si trasforma in realtà. E non sempre a valori su carta corrisponde il reale stato di difficoltà della persona. Sapere come risparmiare con i libri scolastici usati diventa quindi una priorità.
Anche se rispetto al passato alcuni siti Internet, legati agli editori di questi volumi, hanno iniziato a mettere a disposizione dei testi per andare incontro alle esigenze degli studenti più in difficoltà. In particolare offrono questo tipo di servizi Mondadori Education, Loescher, DeAgostini Scuola e My Zanichelli.
Ecco come risparmiare con i libri scolastici usati
Spesso e volentieri questi strumenti consentono di coprire tutte le esigenze necessarie. Come risparmiare con i libri scolastici usati? Acquistandoli dai negozi specializzati o dagli studenti facenti parte nella stessa sezione ma in anni successivi. Ovviamente se i professori saranno stati così intelligenti da non discostarsi dai vecchi programmi e soprattutto dai vecchi testi.
Si tratta della soluzione migliore dato che, tra le altre cose, è illegale fotocopiare un libro di testo. La legge italiana sul diritto d’autore stabilisce infatti che si possano fare fotocopie di solo il 15% delle pagine e solo per uso personale.
Il mercato dei libri scolastici usati è più fiorente di quel che si pensi. Talvolta anche superando il problema delle nuove edizioni che ha meno di cambiamenti sostanziali importanti possono essere integrati con un paio di fotocopie. O in realtà non averne bisogno affatto.
Se si hanno problemi ad affrontare dal vivo le spese relative libri per quel che concerne la formazione, non bisogna vergognarsi di affidarsi assoluzioni alternative come quelle presentate in questo articolo. In fin dei conti che male c’è a dare nuova vita a un libro che non viene più utilizzato?