In un mondo sempre più ecologico, oltre ad imparare a risparmiare benzina ed elettricità, c’è un altro bene forse più prezioso ancora da difendere, e cioè l’acqua. Nel nostro stile di vita consumistico non ci rendiamo conto che ogni anno sprechiamo ettolitri di acqua inutilmente, ed anche se dal punto di vista economico la differenza non è tanta (si può arrivare a risparmiare al massimo poche decine di euro all’anno), è sull’impatto ambientale che possiamo fare la differenza.
L’acqua viene sprecata praticamente in ogni attività, ma è sicuramente nel bagno che avvengono i maggiori consumi. Rubinetti, scarico, docce e quant’altro, se non stiamo attenti, rischiano di farci gettare tantissima acqua dolce che potremmo utilizzare per altri scopi, e nel complesso rallentare il processo di inaridimento che sta colpendo anche l’Italia. Vediamo dunque come fare per risparmiare acqua.
Fase 1: Chiudere il rubinetto quando non serve. Ad esempio mentre ci si lava i denti, è una cattiva abitudine lasciare aperto il rubinetto. Il consiglio è di tenerlo aperto solo in fase di risciacquo, mentre durante lo spazzolamento è perfettamente inutile lasciar scorrere l’acqua. Lo stesso vale anche per altre attività come durante il lavaggio dei piatti, mentre li insaponiamo.
Fase 2: Dispositivo riduzione acqua. Sono in vendita nei ferramenta, ma anche in molti ipermercati, dei dispositivi che filtrano l’acqua aggiungendoci dell’aria (foto sopra). Questo serve per fare in modo che, aprendo il rubinetto, la quantità di acqua che viene emessa sia minore perché diluita con l’aria, ma senza farcene accorgere perché la sensazione è che l’acqua che riceviamo sia la stessa. L’applicazione è semplice e questi filtri potrebbero essere installati da chiunque, senza l’intervento di un idraulico.
Fase 3: Riutilizzo acqua deumidificatori. Chi ha installato un deumidificatore, ad esempio in cantina, può riutilizzare l’acqua per innaffiare le piante.
Fase 4: Evitare i rubinetti che perdono. Anche se il rubinetto perde una insignificante goccia ogni tanto, a fine giornata avrà sprecato diversi litri senza che voi vi accorgiate di nulla.
Fase 5: Acqua nel cibo. Al momento di fare la spesa individuate i cibi che hanno richiesto meno acqua per la produzione (ad esempio la carne di pollo o una mela) rispetto a quelli che ne hanno richiesta di più (come la carne bovina o un melone).
Fase 6: Doccia o bagno? Dipende da quanto tempo trascorrete sotto il getto. Il consiglio è di far durare una doccia 5, massimo 10 minuti. In questo modo si risparmiano ettolitri rispetto al bagno, a meno che non abbiate l’abitudine di trascorrere sotto la doccia più di mezz’ora.
Fase 7: Inserire un mattone nello scarico del wc. In questo modo si riempirà prima, sprecando meno acqua, ma quel quantitativo d’acqua sarà comunque sufficiente al suo scopo. Provare la stessa procedura anche in vasca da bagno.
Fase 8: Installare un impianto idrico ecologico che invia le acque di scarico della doccia o del rubinetto in giardino, dopo averle filtrate dal sapone, in modo da innaffiare le piante.
Fase 9: Evitare la lavastoviglie, si consuma molta meno acqua lavando i piatti a mano.