Una buona notizia per tutti coloro che hanno frequentato e concluso l’Università, è data dalla possibilità di riscattare la laurea ottenuta a fini contributivi. Ovviamente vi sono alcune condizioni da rispettare ed alcune regole da rispettare. Vediamo insieme quali sono.
Per il riscatto della laurea occorre in primo luogo che il soggetto richiedente abbia effettivamente conseguito il titolo di studio, e non sono calcolabili nel computo gli anni di fuori corso. Quali sono i titolo di studio che si possono riscattare?
- i diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro e non superiore a sei anni);7
- i diplomi di specializzazione che si conseguono successivamente alla Laurea ed al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
- i titoli accademici introdotti dal decreto n.509 del 3 novembre 1999.
Inoltre per richiedere il riscatto occorre essere titolari di una contribuzione pensionistica nell’ordinamento in cui viene richiesto, a decorrere dal primo gennaio 2008. L’onere di riscatto è determinato secondo le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo: attenzione che se la richiesta di riscatto viene presentata dopo diversi anni di lavoro, il relativo pagamento sarà molto più oneroso.
E se attualmente non avete un lavoro, potete chiedere ugualmente tale riscatto? Certo, ma in questo caso l’onere dei periodi da riscatto sarà costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo di artigiani e commercianti, moltiplicato l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria.
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