Da settimane stufe e caminetti hanno ripreso a funzionare con una certa assiduità per tentare di scaldare questo autunno particolarmente umido e piovoso. L’atmosfera creata dal riscaldamento a legna è quanto di più rassicurante si possa desiderare nella stagione fredda, ma quando l’ultimo pezzo di legna finisce di bruciare resta il problema della cenere. Cosa fare di quel mucchietto di polvere rimasta sul fondo del camino?
Esistono diversi modi per riciclare la cenere, come insegnano le nonne, vere depositarie dei segreti della casa. E allora prima di gettare nella spazzatura la cenere rimasta, provate a leggere queste poche righe e troverete sicuramente qualche suggerimento utile.
Forse non tutti sanno che la cenere è un ottimo fertilizzante per diverse piante del nostro giardino. La si può utilizzare da sola o mescolata ad un compost nel momento della messa a dimora, per aiutare lo sviluppo di ortaggi, alberi da frutta o ulivi. Prima di procedere, comunque, occorre accertarsi che la cenere sia completamente fredda, priva di carboni accesi e che non provenga dalla combustione di legno trattato, laccato o verniciato, onde evitare danni per la salute.
Un altro modo per riciclare la cenere è quello di utilizzarla nella preparazione della lisciva (o liscivia), un sapone naturale, utile per la pulizia di diverse superfici. Tale sapone si ottiene mescolando cenere ed acqua (rapporto 1 a 5) e filtrando poi il composto, in modo da ottenere una pasta morbida. Anticamente questo metodo era particolarmente utilizzato per via della mancanza di prodotti per la pulizia della casa ed i risultati erano davvero ottimi, persino sul bucato.
In particolare, la cenere è un ottimo ingrediente per la pulizia dell’acciaio. Basta versarne un paio di cucchiaini in un recipiente, aggiungere dell’olio di oliva (o olio di lino) e mescolare fino a che non diventa un composto morbido. Poi si prende una spugna, la si immerge nel composto ottenuto e la si strofina sull’acciaio, avendo poi cura di lucidare con un panno morbido ed asciutto.