L’igiene del neonato di solito preoccupa i neogenitori moltissimo. Prima bisogna prendere dimestichezza con il bagnetto o la doccina (quando sono piccolissimi), imparare a disinfettare il moncone del cordone ombelicale sperando cada presto, poi c’è il lavaggio nasale per evitare infezioni e tenere lontani i raffreddamenti, infine la pulizia delle orecchie. Come si deve trattare questa zona?
Le orecchie sono delicate, prima di tutto perché le otiti sono uno dei disturbi più comuni nei bambini e poi perché l’igiene deve aiutare la rimozione dei tappi di cerume non favorirli. Durante il bagnetto lavate anche le orecchie usando semplicemente le mani: mi raccomando con un angolo della salvietta poi asciugate molto bene la zona. Non deve restare traccia di umidità all’interno del padiglione auricolare.
Avete notato un po’ di cerume, prendete allora delle garzine sterili e bagnatele con dell’acqua tiepida poi andate delicatamente a rimuovere lo sporco. Non dovete insistere troppo né arrossare la zona. Il momento migliore è subito dopo il bagnetto, quando il bimbo è sul fasciatoio. Se si agita troppo, aspettate la poppata: se è intento a mangiare non si accorgerà neppure che gli state pulendo il padiglione.
Bisogna assolutamente evitare di pulire il condotto uditivo. Per quale ragione? Perché si rischia di non rimuovere il cerume ma di spingerlo ancora più in basso favorendo i tappi, che possono essere dolorosi, causare lesioni o infezioni. Altra raccomandazione: non si usano i cotton fioc, neanche quelli piccoli per bambini. È una regola universale, perché vale anche per gli adulti. Se non avete una garza, utilizzate l’angolo di un fazzoletto di tela o di una salvietta.
Quando si fa questo intervento? Non tutte le sere. Non è assolutamente necessario. Ricordate che durante il bagnetto le orecchie vengono già lavate. Questa prassi deve essere effettuata solo se si nota del cerume, che spesso viene eliminato automaticamente dall’orecchio, magari dopo un raffreddamento.
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