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Come ottenere i colori secondari e terziari

Come ottenere i colori secondari e terziari

Per dipingere sono necessari i colori. Questo è un dato di fatto da cui proprio non si può prescindere. È vero però che non è possibile acquistare tutte le tonalità, per due motivi: da una parte ovviamente c’è la spesa, che piccola che sia può essere per alcuni anche esosa, dall’altra tendono a ossidarsi e a invecchiare.

I tubetti, una volta, aperti resistono per un periodo di tempo limitato e poi, come tutte le cose si degradano, seccano, cambiano anche tonalità. La cosa migliore quindi è farsi i colori da soli. In che modo? Ovviamente è sufficiente acquistare i colori primari (rosso, giallo, blu), avere sempre a disposizione un nero e un bianco e poi mescolarli tra di loro per ricavare i colori secondari e i colori terziari. Come si fa? È molto facile, bisogna semplicemente imparare a dosare bene le quantità.

Materiale per fare i colori

Per mescolare le tempere, gli acquerelli o i colori a olio avete bisogno di un materiale base, che consiste:

  • Una tavolozza (va benissimo anche un piatto in ceramica se non avete una tavola di legno per pittori)
  • I colori primari
  • Un bicchiere d’acqua per pulire il pennello
  • Pennello
  • Un piccolo recipiente per la miscela (vi consiglio l’uso di un ciotolino o di un piccolo barattolino, come quello del miele, per poter conservare i colori ben distinti tra loro e soprattutto per poterli chiudere)
  • Uno straccio (deve essere di cotone ed è importante per asciugare il pennello e per pulirvi anche le mani)

Come realizzare i colori secondari

Partendo dai colori primari si possono davvero realizzare tonalità infinite. I secondari però nascono su un miscuglio preciso di materiale. È importante quindi per creare la tinta perfetta stare attenti alle dosi, dopo potrete alleggerire o appesantire a seconda della vostra necessità.  Per fare il colore arancione dovete mescolare in parti uguali (1 più 1) il rosso e il giallo, per fare il colore verde, invece, ci vuole il giallo e il blu, mentre per fare il colore viola avete bisogno di mescolare il rosso e il blu.

Una volta aggiunta nello stesso barattolino la stessa precisa quantità di colore delle due tonalità, dovete mescolare molto bene fino a ottenere una tinta omogenea e precisa. Il vostro colore secondario è pronto per essere usato o conservato. Un’ultima specifica, esiste anche un colore secondario ottenuto da tre colori primari (1+1+1): il marrone. Per fare il colore marrone dovete mescolare il rosso, il blu e il giallo.

Come si creano i colori terziari

I colori terziari sono sei e si ottengono dalla mescolanza di 2, dei 3 primari in parti ovviamente non uguali (2 terzi + 1 terzo). Come potete capire, partendo sempre dai primari è possibile realizzare qualsiasi tonalità e arricchire la vostra tavolozza senza andare in colorificio. I terziari sono i seguenti:

  • Arancio-rossastro (rosso/arancione)
  • Arancio-giallastro (giallo/arancione)
  • Verde-giallastro (giallo/verde)
  • Verde-bluastro (blu/verde)
  • Viola-bluastro (blu/viola)
  • Viola-rossastro (rosso/viola)

 

Per fare i primi due colori terziari, quindi l’arancio rossastro e l’arancio-giallastro, dovete prendere nel primo caso due parti di rosso e una gialla, nel secondo invece due parti di giallo e una di rosso.  In questo caso utilizzate solo i colori primari. Per ottenere in verde-giallastro e il verde bluastro dovete mescolare 2 terzi di giallo e 1 di blu, per la prima tonalità, o 2 terzi di blu e 1 di giallo per la seconda tonalità. Infine, l’ultima. L’ultima composizione: si realizza il viola-bluastro con due terzi di blu e uno di rosso, mentre il viola-rossastro si ottiene con due terzi di rosso e una di blu.

I terziari come abbiamo detto prima realizzano con la ripartizione in terzi dei primari, è ovvio che si possono anche ottenere mescolando i secondari ai primari. È esattamente la stessa cosa. La proporzione in questo caso è 1 più 0,5. Per fare un esempio se all’arancione (1) aggiungete la metà della sua due di giallo (0,5) o di rosso (0,5) potrete ottenere l’arancio-rossastro o l’arancio-giallastro. Questa proporzione vale per tutti i terziari.

Photo Credits| Thinkstock

 

 

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