Viaggiare in macchina con i bambini non è sempre una cosa semplice, soprattutto quando stufi della posizione, dell’abitacolo e annoiati iniziano a ripetere come tamburi: quanto manca, quando arriviamo, ecc. E’ necessario quindi prevenire, per non trasformare il percorso in un vero e proprio incubo per tutti, soprattutto per chi guida.
Inoltre, ci sono degli altri fattori da tenere in considerazione: è bene studiare una partenza intelligente, per evitare di stare troppo in coda e allungare il tempo di percorrenza, si consiglia poi di viaggiare nelle ore meno calde e di prevedere delle soste, perché i piccoli di casa non possono stare in macchina 4/5 ore (o anche di più) senza fare delle pause.
Ecco quindi qualche regola:
- Viaggiare con il buio: per rendere il viaggio meno pesante è meglio partire la sera tardi o la mattina all’alba. I piccoli potranno dormire in macchina e lasciare mamma e papà al comando senza stress. A volte si consiglia di rinunciare a un giorno di vacanza pur di studiare dei rientri meno pesanti.
- Studiare un tragitto salva-traffico: il traffico c’è ed è difficile evitarlo, soprattutto in alcuni weekend di punta. Fate quindi attenzione agli orari (la mattina presto, la notte e le pause pranzo) sono i momenti di minor flusso e poi prevedete degli itinerari b, che possono essere su statali e non su autostrade, magari più lunghi, ma meno caotici.
- Prevedere delle soste: una o due pause durante il viaggio sono necessarie. Oltre alla classica tappa in autogrill, potreste anche fare una sosta più lunga. Per esempio, mangiare su un lago, visitare un amico lungo la strada o una città. Ritagliatevi una o due ore per spezzare, riposarvi e distrarre i bambini. È ovvio che tutto deve essere proporzionato al numero dei chilometri.
- Giocare a bordo. Intrattenere i bambini vuol dire anche giocare con loro. No libri, videogame e film se i piccoli soffrono la macchina, ma giochi di gruppo, indovinelli e canzoni.
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