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Come giocare a Ramino

Come giocare a Ramino

Stanchi della Tombola e del Poker nel periodo natalizio? E allora ecco una valida alternativa ai classici giochi di Natale, il Ramino, importato dalla Gran Bretagna, ma molto diffuso anche alle nostre latitudini. Se non sapete dove mettere le mani di fronte ad un tavolo di Ramino, ma non volete neppure rimanere esclusi dalla cerchia di amici che si divertono con questo gioco, provate a leggere queste poche righe e scoprirete che non è affatto difficile memorizzare le regole.

Cominciamo col dire che esistono diverse varianti del Ramino, con o senza jolly, con 7, 9, 10 o 13 carte, con uno o due mazzi di carte (ma questo dipende per lo più dal numero dei giocatori intorno al tavolo). In questo articolo ci concentreremo sulla versione “classica”, quella cioè che prevede l’utilizzo di due mazzi di carte (jolly compresi) e la distribuzione di 10 carte per ciascuno giocatore.

Per prima cosa si stabilisce chi sarà il mazziere, il primo cioè che distribuirà le carte. Questi distribuirà 10 carte per ciascun giocatore, ponendo poi una carta scoperta al centro del tavolo (pozzo degli scarti) e le restanti coperte a formare il cosiddetto tallone. Ora il giocatore di turno, quello alla sinistra del mazziere (in alcune versioni quello seduto a destra), pescherà una carta dal tallone, scartandone poi una che non gli occorre. Il giocatore successivo farà altrettanto, fino a completare il giro, per poi ricominciare daccapo.

Lo scopo del gioco è quello di formare delle combinazioni ben precise da porre scoperte sul tavolo, fino a restare senza più carte in mano. Le combinazioni possono essere costituite da

tris o quartetti dello stesso valore ma di semi diversi
scale di carte dello stesso seme e con punteggio progressivo (3,4,5 piuttosto che fante, donna, re)
colori (carte dello stesso seme non necessariamente in ordine progressivo)
ramino ovvero carte dello stesso seme composte in scala
ricordiamo infine che il Jolly può sostituire qualunque carta.

Il giocatore di mano può “aprire” vale a dire scoprire delle combinazioni sul tavolo, ricevendo un doppio vantaggio: poter pescare anche dal pozzo degli scarti e non solo dal tallone e restare con il minor numero di carte possibile in mano nel caso un altro giocatore “chiudesse” prima di lui. Per “chiudere” ovviamente occorre liberarsi di tutte le carte che si hanno in mano.

Queste le regole di base del Ramino, mentre per il calcolo del punteggio, vi rimandiamo ad un capitolo successivo.

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