Che la frittura sia uno dei metodi di cottura meno salutari è risaputo, tuttavia, se non si hanno particolari problemi di peso o di salute, si può mangiare il fritto una volta alla settimana senza troppi danni, a patto di rispettare alcune regole per una frittura leggera e sana.
L’elemento più importante affinché la frittura sia leggera e sana è la scelta dell’olio: quello migliore per friggere è senza dubbio l’olio extravergine d’oliva, mentre fra quelli di semi, l’unico indicato alla frittura è quello di arachidi, perché resiste bene alle alte temperature. Non utilizzate l’olio di semi di girasole e usate sempre olio nuovo senza riciclarlo.
Per friggere l’ideale è usare una padella alta con cestello oppure una friggitrice elettrica, anche se per i cibi bassi, come le cotolette, le fette di verdure o il pesce può andare bene anche una padella dai bordi bassi purché con molto olio.
La temperatura ideale per la frittura è intorno 150°; se con la friggitrice non ci sono problemi, per controllare la frittura con la padella fate così: buttate un pezzo di pane nell’olio caldo, se inizia a sfrigolare piano piano e a fare le piccole bollicine, vuol dire che la temperatura e giusta, se invece va subito a bollore, vuol dire che la temperatura è troppo alta. Molto importante è non far raggiungere all’olio il punto di fumo, in quanto vuol dire che inizia a deteriorarsi ed è dannoso usarlo per friggere.
Una volta che il cibo si sarà fritto, asciugatelo nella carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, e se avete tempo, passatelo rapidamente in forno ventilato scaldato a 180°: è un sistema utilissimo per far mantenere al fritto la sua consistenza e non farlo diventare gommoso. Infine, un consiglio che ha a che fare soprattutto con il gusto: servite il fritto sempre ben caldo, in caso contrario perderà inevitabilmente tutto il suo sapore.
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