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Come fare il Martini dry

Come fare il Martini dry

Eccoci all’appuntamento settimanale con la rubrica dedicata ai cocktails; il drink di questa settimana è il Martini dry, il celebre cocktail a base di Gin e di Vermut, uno dei apprezzati per aperitivi e happy hours; vediamo, quindi, di conoscerlo meglio e soprattutto di imparare a prepararlo anche a casa.

Come per tutti i cocktail anche l’origine del Martini dry è incerta; la storia più autorevole afferma che sia stato creato nel 1910 da un barista di origini italiane emigrato negli di nome Martini, in onore di John D. Rockefeller. Altre versioni invece vedono la nascita del Martini dry almeno un decennio prima ad opera di tale Martinez di New Orleans; infine, c’è un’altra storia che racconta che questo cocktail sia stato creato intorno al 1860 da Jerry Thomas, titolare di un bar di San Francisco, per un cliente in viaggio verso la cittadina della California chiamata Martinez.

Martini dry, la ricetta

Ingredienti: 3/4 di Dry Gin, 1/4 di Vermouth Dry, 4 o 5 cubetti di ghiaccio, una scorzetta di limone e olive verde per decorare.

Preparazione

Il Martini dry si prepara direttamente nel mixing-glass, il particolare bicchiere di vetro graduato usato per miscelare i cocktail che richiedono ingredienti delicati come vini, distillati e liquori che non hanno bisogno di essere shakerati. Riempite il mixing-glass per tre quarti della sua capienza con il ghiaccio in modo da far raffreddare le pareti, scolate l’acqua in eccesso e versate il Dry Gin e il Vermouth Dry con un cucchiaio da bar. Trasferite il cocktail nell’apposita coppetta da cocktail chiamata anche Martini cocktail glass, strizzate in superficie la scorzetta di limone e decorate con un’oliva infilata in uno stecchino.

Martini dry, le varianti

Come per molti altri cocktail, anche del Martini dry esistono diverse varianti; ad esempio, mantenendo immutati gli ingredienti ma cambiando le dosi si ottiene:

Dry Martini Traditional: con due parti di Gin e una di Vermouth dry.
Dry Martini Dry: con cinque parti di Gin e una di Vermouth dry.
Dry Martini Extra Dry: otto parti di Gin e una di Vermouth dry.

Sostituendo il Vermouth dry con il Vermouth rosso si ottiene lo Sweet Martini; invece, mescolando 5,5 cl di vodka con 1,5 cl di Vermouth dry si prepara il Vodka Martini, divenuto famoso per essere il cocktail preferito di James Bond.

 

Photo Credit: Thinkstock

2 commenti su “Come fare il Martini dry”

  1. Il Martini rimane il protagonista assoluto degli happy hour e delle serate fra amici.
    Vi va di condividere un aperitivo virtuale e vincere qualche premio?
    Allora collegatevi al sito http://martiniplayroyale.com/. Attraverso i locali Martini della vostra zona, scegliete il vostro re o la vostra regina e formate una coppia.
    Alla fine di ogni settimana verrà estratta una coppia che si aggiudicherà un gift voucher ticketone di importo pari a euro 100,00 (una per ogni componente della coppia).
    Avete tempo fino al 20 ottobre 2012.
    Non mi resta che augurarvi buona fortuna allora!

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