Possedere un’automobile è innegabilmente un bel vantaggio perché permette di spostarsi in poco tempo e di arrivare in zone poco servite dai mezzi pubblici; non tutti, però, possono permettersi di mantenere gli alti costi di gestione di un’automobile o, semplicemente, non ne hanno bisogno spesso; per tutti questi motivi, e per molti altri ancora, è nato il car sharing.
Che cos’è il car sharing
Il car sharing, in italiano auto condivisa o condivisione dell’automobile, è un servizio grazie al quale è possibile prenotare un’automobile, prelevarla dal parcheggio, utilizzarla e poi riportarla dove la si è presa, ovviamente pagando tale servizio.
L’iniziativa è sta creata nell’ambito delle politiche di Mobilità sostenibile, in modo da poter rinunciare all’automobile privata senza rinunciare alla comodità che offre questo mezzo di trasporto, la quale diventa, così, un servizio anziché un bene di consumo.
Car sharing: come funziona
La società che eroga il servizio di car sharing gestisce delle automobili che si trovano in alcuni parcheggi; l’utente che intende usufruire del servizio deve prenotare, via internet o per telefono, l’auto nel parcheggio più vicino e poi riconsegnarla nello stesso posto una volta che ha finito di usarla. Ovviamente l’utente deve specificare quanto tempo intende usare la vettura e se la riconsegnerà nello stesso parcheggio oppure in un altro.
Per poter usufruire del servizio, l’utente deve pagare alla società erogatrice del servizio una quota annuale e poi delle quote di consumo, mentre il gestore si occuperà delle spese dell’automobile, come la manutenzione, l’assicurazione e, in alcuni casi, anche il carburante.
Come fare car sharing
Ognuna delle grandi città italiane ha una società che organizza e gestisce i servizi di car sharing, pertanto basterò registrarsi sul sito internet del gestore, compilando l’apposito form, effettuare il pagamento della quota di iscrizione, decidere in quale parcheggio ritirare l’auto in condivisione, e il gioco è fatto.