Insieme alla medusa, la tracina è uno degli animali più diffusi nel Mar Mediterraneo, ma anche uno dei più facli dal quale si può venire punti al mare. Questi pesci, infatti, hanno degli aculei sul dorso che possono colpirci quando siamo in acqua. Cosa fare, dunque, in caso di puntura di tracina.
Le tracine, chiamate anche pesci ragno, possiedono degli aculei velonosi sul dorso che usano per difendersi; se si viene punti da una tracina, cosa molto frequente in estate, si viene investiti da un bruciore molto forte che si irradia dalla ferita lungo l’arto colpito. Nonostante il forte dolore, il veleno non è pericoloso per l’uomo anche se gli strascichi dello shock della puntura possono durare anche 24 ore.
La prima cosa da fare nel caso di puntura da parte di una tracina è sciacquarsi con l’acqua di mare e cercare di togliere ogni frammento dell’aculeo dalla pelle: ciò aiuta ad attenuare dolore e gonfiore. Per arrestae la diffusione del veleno chiedete un laccio emostatico al personale di spiaggia.
Il veleno della tracina è termolabile pertanto immergete la zona colpita in acqua molto calda per mezz’ora o un’ora. Se il dolore è molto forte potete anche assumere un antidolorifico da chiedere in farmacia o richiedere un’iniezione locale di anestetico senza adrenalina.
La sensazione di gonfiore e di bruciore, a volte accompagnati da nausea, si può protrarre anche per tutta la giornata. In caso di peggioramento dei sintomi e di comparsa di vomito e diarrea, recatevi immediatamente al pronto soccorso più vicino.
Link utili:
Come curare le punture di medusa
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