In vacanza, ma anche nella vita di tutti i giorni può succedere di doversi trovare a curare un’escoriazione o una piccola ferita. Come comportarsi? Vediamo insieme quali sono le regole per trattare le escoriazioni e per curarle, ovviamente se sono di piccola entità e non serve l’intervento del medico.
La ferita è una lacerazione della pelle provocata da un trauma e può essere superficiale, quando vengono coinvolti gli strati sottostanti o penetrante se sono danneggiati anche gli organi interni. L’escoriazione, invece, è una lesione molto leggera, nella quale si danneggiano solo gli strati superficiali della pelle, spesso provocata da un urto o da uno sfregamento.
Spesso le escoriazioni e le ferite provocano un sanguinamento che può durare anche per qualche minuto, esponendo l’organismo al rischio di infezione; per questo è necessario agire subito: se si tratta di una ferita o di un’escoriazione leggera potete intervenire anche da soli, mentre in caso di ferite profonde dove rivolgervi immediatamente al pronto soccorso.
Per curare una ferita o un’escoriazione dovete, prima di tutto, pulire accuratamente la lesione e la zona circostante usando acqua corrente fredda e, possibilmente, del sapone neutro. Per togliere eventuali tracce di terra, polvere, spine o frammenti, ad esempio di vetro, sottoponete la parte nella quale si trova la lesione a un getto d’acqua forte oppure aiutarvi con un pinzetta sterilizzata sul fuoco (si può usare il fornello o un accendino. Evitate di usare il cotone idrofilo perché potrebbe lasciare i fili nella ferita, molto meglio utilizzare le garze sterili.
Dopo aver lavato la ferita o l’escoriazione, disinfettatela; vanno bene la maggior parte dei disinfettanti disponibili in commercio, purché non alcolici. Una volta pulita la zona, asciugate e coprite con una garza o un cerotto la ferita.
Controllate la lesione per qualche giorno: se il rossore o il gonfiore non diminuiscono e se si avverte dolore, meglio farsi visitare da un medico per accertarsi che non sia in corso un’infezione.
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