La dermatite seborroica è un’infiammazione che colpisce alcune zone del corpo come il cuoio capelluto, il viso, il torace, ma anche alcune parti della pelle ricche di ghiandole sebacee e il condotto uditivo. Di questa malattia soffrono molte persone; scopriamo come curare la dermatite seborroica.
Da non confondere con la rosacea, la dermatite seborroica si caratterizza per un’elevata attività delle ghiandole sebacee, e i medici attribuiscono come causa una forte sensibilità alla Malassezia, un lievito che vive normalmente sulla pelle e che, solo in certi casi diventa aggressivo. provocando le irritazioni caratteristiche della dermatite seborroica.
Oltre allo sviluppo eccessivo di questo lievito, altri fattori sospettati di contribuire all’insorgere di questa malattia sono: la predisposizione genetica, detergenti con agenti irritanti, condizioni ormonali, alterazioni dell’umore, stress, ipertensioni e fattori ambientali esterni.
Per curare la dermatite seborroica è consigliato non lavarsi con detergenti aggressivi che inducono le ghiandole a produrre più sebo e provare creme a base alukina, ovvero contenenti allume di rocca, acido glicirretico e vitamina A. L’allume di rocca ha un’azione antisettica e antibatterica, l’acido glicirretico è vasocostrittore utile per prevenire e combattere l’arrossamento e la vitamina A favorisce il ricambio cellulare.
Le creme che contengono l’alukina si possono acquistare anche senza ricetta medica ma è sempre meglio consultarsi con un dermatologo prima di intraprendere una cura in questo senso. Sull’esposizione al sole delle persone colpite da dermatite seborroica ci sono pareri contrastanti: se da una parte il sole, come del resto l’acqua di mare, ha un effetto benefico sull’eccessiva produzione di sebo, ovviamente con la giusta protezione, se la dermatite è in fase acuta è meglio non esporsi al sole per evitare il peggioramento dell’arrossamento e dell’irritazione.
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