Comefaretutto si occupa oggi di cucina per svelare i segreti della cottura della pasta. A questo punto la metà dei lettori avrà già cambiato pagina, considerando la facilità dell’operazione, ma la nostra guida vuole rivolgersi a quanti si vedono costretti a mangiare pizza e panini perché non sanno da dove cominciare per cucinare un piatto di spaghetti.
Del resto, la vita frenetica del mondo moderno ci porta verso scelte comode e veloci, come un pranzo al fast food o un panino da consumare in piedi, ma volete mettere il gusto di un bel piatto di pasta?
E allora indossate il grembiule e preparatevi a trasformarvi nel mago dei fornelli, seguendo la semplice guida che troverete dopo il salto.
Cominciamo dalla quantità. Quanta pasta devo buttar giù per sfamarmi a sufficienza ma non rischiare di ritrovarmela in frigorifero per una settimana intera? La dose canonica è di 80-100 grammi a persona, ma molto dipende dalla bocca da sfamare (e dallo stomaco!).
Per quanto riguarda la quantità dell’acqua di cottura, solitamente si usa un litro per ogni etto di pasta (ma se ve ne scappa un po’ di più non ci sono problemi).
Una volta stabilite le giuste quantità, prendiamo una pentola abbastanza capiente e versiamo l’acqua necessaria. Mettiamo poi la pentola sul fornello, portando ad ebollizione a fiamma viva ed aggiungendo un cucchiaino di sale per ogni litro di acqua. Quando l’acqua avrà raggiunto il grado di ebollizione, sarà il momento di buttare la pasta, mescolando con un cucchiaio di legno per evitare che si incolli.
Per quanto tempo deve cuocere? Dipende dal tipo di pasta e dal gusto personale (c’è chi la preferisce stracotta e chi invece la gradisce al dente). In ogni caso, è bene controllare il grado di cottura di tanto in tanto, assaggiando la pasta e regolandosi di conseguenza. Una volta raggiunta la cottura desiderata, scolate tramite un colapasta e condite a piacimento.