Come cucinare la cicoria? Questa verdura dal sapore amarognolo è molto gradita in diverse cucine tradizionali regionali. Scopriamo insieme come portarla sulla nostra tavola.
Ecco come cucinare la cicoria
Sapere come cucinare la cicoria ci consente di dar vita a piatti semplici ma gustosi, sfruttando proprio quel suo sapore amarognolo ma al contempo dolce, se tale verdura viene raccolta selvatica nei campi. Può sembrare un controsenso, ma chiunque ha mai gustato della cicoria di campo o coltivata in orti familiari è cosciente dell’esistenza di questa importante dicotomia di gusto.
Questa verdura non è solo molto buona se cucinata bene, ma è anche importante per la salute grazie alle sue proprietà antiossidanti, digestive e depurative.
Per ottenere un sapore il più possibile gustoso è importante prepararla nel modo giusto. È ciò che consente di sfruttare in maniera adeguata l’amarognolo e renderlo piacevole. La prima cosa da fare è quella di pulire bene la cicoria. Dobbiamo eliminarne la base del cespo ed eventualmente l’estremità dei gambi più grossi che potrebbero risultare più stoppacciosi.
Per essere pronta per la cottura basta eliminare le foglie danneggiate o gialle, sciacquarla con cura sotto l’acqua fredda e lasciarla in ammollo per circa 10 minuti. Si tratta di azioni preparatorie che ci consentono di ottenere ottimi risultati.
Come cucinare la cicoria in modo gustoso passa essenzialmente, quasi sempre, per una iniziale bollitura. Ci sono diverse scuole di pensiero che vogliono il tenere la verdura direttamente nel recipiente mentre l’acqua va a bollore o in alternativa gettarla nell’acqua in ebollizione.Entrambe le metodologie vanno bene.
Ricette gustose con poco sforzo
Ciò a cui dobbiamo fare attenzione è che questa verdura diventi morbida per essere più facilmente consumata. Se l’amarognolo proprio non ci piace possiamo tentare di attenuarlo, utilizzando una patata sbucciata nell’acqua o un cucchiaino di bicarbonato.
Se vi state chiedendo come cucinare in modo gustoso la cicoria, le possibilità sono immense. Può essere mangiata all’agro semplicemente con olio d’oliva e limone o in alternativa con glassa di aceto balsamico. Si può dar vita a piatti della tradizione come fave e cicoria.
O più semplicemente, al pari di come spesso ce la servono nei ristoranti o nelle trattorie tipiche, la si può ripassare in padella. Questa è una ricetta tipica della cucina romana ed è praticamente il modo migliore per consumarla. Dopo averla strizzata per bene questa deve essere gettata in una padella dove avremmo fatto dorare nell’olio extravergine d’oliva uno o due spicchi d’aglio, accompagnati o da alicette tritate o da peperoncino.
Per ottenere un piatto gustosissimo basta semplicemente far cuocere per circa cinque o sei minuti a fiamma vivace. Sempre partendo dalla bollitura è possibile anche cuocere la cicoria in forno, gratinandola con del parmigiano e altri formaggi, con una spolverata di pangrattato.