Le castagne sono un tipico prodotto autunnale e se abbiamo la fortuna di vivere in una zona nella quale crescono, possiamo anche dilettarci nella loro raccolta, che è anche un ottimo modo per stare all’aria aperta. Proprio chi raccoglie le castagne spesso se ne trova in casa una discreta quantità, ecco quindi qualche idea per conservare le castagne al meglio.
Il primo, e più diffuso, metodo di conservazione delle castagne è quello di metterle a mollo in acqua a temperatura ambiente per un periodo che va dai quattro ai dieci giorni: per via della mancanza di ossigeno i batteri che sono presenti nelle castagne vengono eliminati e si sviluppano dei microrganismi che provocano una lieve fermentazione e garantiscono la conservazione delle castagne per qualche mese; attenzione, però: le castagne che rimangono a galla sono da buttare.
Un altro metodo di conservazione delle castagne consiste nell’immergerle per circa 45 minuti in vaschette contenenti acqua calda a 50° e poi raffreddarle con dei getti d’acqua e, infine, asciugarle: in questo modo le castagne potranno essere conservate, anche se non per un lungo periodo.
Le castagne possono essere anche congelate, sia crude che arrostite e sgusciate; una volta preparate mettete le castagne in congelatore all’interno degli appositi sacchetti per il freezer: in questo modo possono essere conservate fino a sei mesi.
Anche l’essiccamento è uno dei metodi più usati per la conservazione delle castagne; generalmente l’operazione si effettua in appositi spazi chiamati essiccatoi, delle piccole costruzioni dotate di due ambienti: un solaio per l’essiccazione e un la parte bassa dove veniva acceso il fuoco. Volendo essiccare le castagne con il fai da te bisogna tenerle circa dodici giorni sott’acqua e poi farle asciugare tenendole stese sui dei panni al sole. Una volta essiccate le castagne possono essere usate per ricavare la farina di castagne, utile nella preparazione di molti dolci.
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