Sudore, inquinamento o solo voglia di sentire su un tessuto l’odore dell’ammorbidente: le donne, soprattutto, amano di solito lavare molto spesso i propri vestiti, anche quando in effetti potrebbero evitare. Di conseguenza, ecco che sbiadiscono i colori, si rovinano le fibre e i detergenti chimici fanno piuttosto velocemente invecchiare quello che un tempo sembrava un capo fatto su misura. Spesso i capi non sono davvero sporchi, ma è solo necessaria una rinfrescata. Mettendo, ad esempio, 30 g di bicarbonato e altrettanti di borace nel cassetto della lavatrice, dopo aver lasciato caricare l’acqua si può passare direttamente al risciacquo.
Unendo ad ogni lavaggio dell’aceto bianco filtrato, poi, i colori si manterranno vivi più a lungo. In più, quando si scelgono detersivi di natura chimica, gli eventuali residui possono irritare la pelle e causare fastidiose infezioni, cosa che non capita con i prodotti naturali. Durante il carico di bucato, meglio usare la metà del prodotto consigliato e, alla fine, è consigliabile aggiungere 250 ml di aceto bianco filtrato per togliere ogni residuo. Quest’ultimo, però, non va mai unito a candeggiati al cloro, in quanto provoca la formazione di gas tossici.
Per rendere, invece, i tessuti più morbidi e profumati, si consiglia di unire al risciacquo 60 g di bicarbonato. I lavaggi a secco vanno ridotti al minimo e i capi spazzolati regolarmente ed, ancora, è buona norma appenderli al sole quando c’è una bella giornata, eliminando così l’odore di rinchiuso. Se, comprate, infine, i candeggianti naturali all’ossigeno sarete certi della loro maggiore delicatezza rispetto agli altri tipi di composti chimici. Questo perchè non usano il cloro che sbianca i tessuti, ma il perossido di idrogeno, cioè l’acqua ossigenata. In questo caso, per ottenere un buon risultato, è meglio lasciare a bagno per un paio di ore i vestiti di colore bianco. Subito dopo, quindi, lavateli alla temperatura massima consentita e, per evitare scolorimenti, pulite i capi colorati a parte.