A tutti capita prima o poi di essere invitati ad una cena importante in casa di semisconosciuti o al ristorante. Un invito che può rappresentare un vero dramma, se non si conoscono le regole di comportamento a tavola e se non si dorme con il Galateo sotto il cuscino, come si suol dire.
Eh già, perché mangiare nell’intimità della propria casa, al fianco di persone che ci conoscono bene, può portare verso comportamenti non proprio da gentleman, in virtù di una libertà che ci è concessa almeno tra le pareti dmestiche.
Ma nel momento in cui ci si trova al cospetto di persone meno conosciute (e quindi meno inclini a “perdonare” i nostri vizietti), non è sempre facile mettere da parte le cattive abitudini. Come comportarsi dunque a tavola? Ecco qualche semplice regola da seguire per non correre il rischio di far brutta figura di fronte al prossimo.
Cominciamo dal tovagliolo, che va tenuto sopra le ginocchia o, se non è di grandi dimensioni, lasciato alla destra del piatto. Mai annodarlo attorno al collo o infilarlo nel colletto della camicia, a meno che non abbiate due anni!
Nell’uso dei bicchieri, ricordate che il più grande è per l’acqua, mentre il più piccolo è per il vino (ammesso che siano solo due). Attenzione a non riempirli mai completamente ed anche a non svuotarli in un solo sorso, ricordandovi di pulire le labbra con il tovagliolo prima di utilizzarli.
Altro dubbio ricorrente: come mangiare il pane? Il pane non si taglia con il coltello, ma si spezza con le mani, portando poi il pezzo più piccolo alla bocca e poggiando sul tavolo (o sul piattino) la parte rimanente. Mai mordere l’intera fetta né tantomeno utilizzare un pezzo di pane per pulire il piatto, magari intingendolo nel sugo o nella salsa.
Queste le regole principali per comportarsi in modo corretto a tavola, oltre a quelle che dovrebbero accompagnarci anche tra le pareti domestiche, come non parlare con la bocca piena, non mangiare a bocca aperta, non emettere rumori mentre si degusta la minestra, non fumare, non leggere o scrivere…