Come coltivare il dragoncello? Parliamo di un’erba aromatica davvero interessante sebbene non diffusa tanto quanto basilico, salvia o rosmarino: come dare vita ad una pianta da utilizzare per i nostri piatti al fine di regalare loro un ottimo sapore?
La sua coltivazione è senza dubbio una delle avventure più interessanti quando si parla d’orto: non troppo difficile ma nemmeno semplicissima. Senza dubbio un elemento che non creerà problemi è il terreno di coltura. Da questo punto di vista il dragoncello non ha molte esigenze: basta procurargli della terra ben drenata e non eccessivamente povera di nutrienti. Lo stesso è valido per la sua coltivazione in vaso: un piccolo strato di argilla espansa sul fondo sarà in grado di creare un confortevole substrato per la pianta.
Per ciò che concerne l’esposizione bisogna trovare una via di mezzo tra l’esposizione in pieno sole e la sua necessità di essere protetta nel corso della stagione fredda. Non vi è bisogno di impiegare cure esagerate ma una pacciamatura pre-invernale non è da disdegnare per dare adeguata protezione alla pianta.
La semina è senza dubbio la parte più difficile da affrontare e questo succede perché spesso i semi non risultano fertili. Si può quindi tentare questo metodo di riproduzione ma bisogna accettare che si potrebbe aver bisogno di moltiplicare per talea o rizoma la pianta. I diversi cespi devono avere modo di svilupparsi adeguatamente, motivo per il quale è necessario lasciare almeno 40 centimetri tra i cespi di dragoncello. Il periodo migliore per il trapianto? Aprile-Maggio.
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