Un viaggio in business o in prima classe è davvero una bella esperienza soprattutto se bisogna affrontare numerose ore di volo. Purtroppo gli spazi sono piccoli, in modo particolare la distanza per le gambe in economy è davvero sacrificata. Viaggiare in prima però costa davvero molto e non tutti se lo possono permettere. Si può sempre richiedere l’upgrade.
Gli upgrade si fanno per due motivi diversi. Potrebbe essere una richiesta del cliente o una necessità della compagnia. Per richiederlo bisogna andare al check in e fare domanda. A quel punto l’hostess potrebbe essere abilitata per svolgere la pratica o potrebbe rimandarvi alla biglietteria. Che senso ha chiedere l’upgrade? Il senso è quello di acquistare il pacchetto vacanza a prezzo scontato o comprensivo di forfait e poi essere disposti ad aggiungere un tot (molto variabile e a volte salato) per stare più comodi. Il metodo di pagamento è con carta di credito e l’upgrade, sempre che ci sia disponibilità di posti, è immediato.
A volte l’upgrade viene fatto anche dalla compagnia stessa gratuitamente. Per quali motivi? Il principale, soprattutto in estate, si chiama overbooking. Lo abbiamo spiegato qualche giorno fa ed è quell’operazione di marketing attraverso cui i tour operator vendono più biglietti rispetto ai posti. La compagnia allora per permettere l’imbarco al passeggero rimasto a piedi, nonostante abbia acquistato il biglietto, lo inserisce nei posti liberi, magari anche in prima classe. Il secondo motivo potrebbe essere il bilanciamento del peso dell’aeroplano. Anche questa è una necessità tecnica ed è molto frequente se viaggiate da soli.
Insomma, la fortuna di viaggiare in prima senza pagare l’upgrade è abbastanza rara, ma può succedere. Se lo richiedete, al 99% tenete pronta la carta per colmare la differenza, che può anche ammontare a diverse centinaia di euro a seconda della compagnia aerea. E nonostante tutto vi permette di risparmiare: comprare un biglietto di prima costa comunque di più.