Il codice fiscale è praticamente il numero che ci identifica. Per alcune persone resta un gran mistero, altre lo imparano a memoria rassegnate di doverlo comunicare periodicamente e altre ancora s’interrogano sul metodo per calcolarlo. Il codice fiscale è composto da 16 caratteri alfanumerici, indicativi dei dati anagrafici della persona fisica.
Questi 16 caratteri si possono dividere così:
- 3 per il cognome;
- 3 per il nome;
- 2 per l’anno di nascita;
- 1 per il mese di nascita;
- 2 per il giorno di nascita e il sesso;
- 4 per il Comune o per Stato estero di nascita.
- 1 per il carattere di controllo
Come si può calcolare?
In realtà non è complesso. Per ricavare i tre caratteri del cognome bisogna segnarsi la prima, la seconda e la terza consonante, se le consonanti sono meno di tre si aggiungono le vocali nell’ordine in cui compaiono nel cognome. Stessa cosa per i caratteri del nome. L’anno, invece, è rappresentato dalle ultime due cifre (per esempio 1981 è solo 81). Il mese, invece, ha un modello di conversione differente. Ricordate quindi il seguente elenco
- Gennaio = A
- Febbraio = B
- Marzo = C
- Aprile = D
- Maggio = E
- Giugno = H
- Luglio = L
- Agosto = M
- Settembre = P
- Ottobre = R
- Novembre = S
- Dicembre = T
Poi il giorno va indicato con un numero. Per le donne, questo numero è incrementato di 40. Per fare un esempio siete nate il 16, il vostro numero sarà 56. Poi, il comune di nascita è composto da 4 caratteri e si può reperire nei volumi dei codici dei comuni italiani oppure da vari data base. Infine, l’ultimo carattere, quello di controllo. Allora prendete il vostro codice fiscale e calcolate in base alla colonna Car il valore di ogni carattere:
Colonna CAR
- 0 0 1
- 1 1 0
- 2 2 5
- 3 3 7
- 4 4 9
- 5 5 13
- 6 6 15
- 7 7 17
- 8 8 19
- 9 9 21
- a 0 1
- b 1 0
- c 2 5
- d 3 7
- e 4 9
- f 5 13
- g 6 15
- h 7 17
- i 8 19
- j 9 21
- k 10 2
- l 11 4
- m 12 18
- n 13 20
- o 14 11
- p 15 3
- q 16 6
- r 17 8
- s 18 12
- t 19 14
- u 20 16
- v 21 10
- w 22 22
- x 23 25
- y 24 24
- z 25 23
Come vedete sono tre colonne, la prima indica le vostre lettere o numero, la seconda la posizione pari, la terza la posizione dispari. Mettiamo di avere un codice fiscale neutro:BNCMRA70A20H501B (questo è il codice di un ipotetico Bianchi Mario, tanto per avere un esempio su ciò lavorare). La prima lettera è la B ed è in posizione dispari (al primo posto), quindi il numero corrispondente è 0, la seconda è N ed è pari (in seconda posizione), quindi il numero è 13, poi abbiamo la C che vale 5, la M è un 12, mentre la R è 17, mentre la A al sesto posto è 0. Il primo numero che abbiamo è il 7 e si trova in settima posizione, quindi dispari, e vale 17. Proseguite così per tutti i caratteri. Sommate poi il numero corrispondente e dividetelo per 26. Fate molta attenzione a non sbagliare e ricontrollate tutte le cifre che avete ricavato da questo schema. Il resto della divisione starà ad indicare la 16 esima lettera del codice fiscale: sotto trovate lo schema per associare il vostro risultato alla lettera corrispondente. Forse l’ultimo carattere è quello più importante, perché serve a stabile che tutti i numeri associati alla vostra persona siano realmente corretti.
- 0 A
- 1 B
- 2 C
- 3 D
- 4 E
- 5 F
- 6 G
- 7 H
- 8 I
- 9 J
- 10 K
- 11 L
- 12 M
- 13 N
- 14 O
- 15 P
- 16 Q
- 17 R
- 18 S
- 19 T
- 20 U
- 21 V
- 22 W
- 23 X
- 24 Y
- 25 Z
E’ abbastanza impensabile che questo metodo venga manuale venga applicato quotidianamente. Esistono moltissimi calcolatori automatici, comodi e molto pratici. Inoltre, con questi strumenti si evitano errori di calcolo (molto banali, ma molto umani) e soprattutto non si diventa pazzi a trovare il codice del comune o dello stato. Possono esiste due codici fiscali uguali? Ovviamente sì e si parla di omocodia. In questi casi, Ministero delle Finanze provvede, di sua iniziativa o su segnalazione del cittadino, alla attribuzione ad entrambi i soggetti di un codice fiscale differenziato.
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