La concorrenza nel campo è forte ed agguerrita, ma ciò non significa che non si possa intraprendere l’attività della ristorazione, considerando che gli italiani non sanno rinunciare ad una cenetta romantica, ad un pranzo di lavoro o ad una cena con gli amici. Conviene dunque al giorno d’oggi aprire un ristorante? La risposta non è così semplice, poiché molto dipende dalla posizione del ristorante stesso, dal servizio offerto, dai prezzi applicati e da un pizzico di fortuna che non guasta mai nella vita.
In linea di massima, però, si può dire che chi investe nel campo della ristorazione parte avvantaggiato rispetto a chi ha intenzione di aprire una qualunque altra attività (abbigliamento, scarpe, fiori, ad esempio), proprio perché il piacere della tavola fa parte dei bisogni irrinunciabili dell’uomo. Detto questo, vediamo nel dettaglio come aprire un ristorante.
Come aprire un ristorante
La procedura è più o meno simile a quella che porta all’apertura di un bar, eccezion fatta per l’iscrizione al Rec (Registro esercenti commercio). Tale iscrizione, infatti, non è più necessaria per iniziare un’attività di ristorazione, mentre occorrono l’autorizzazione sanitaria e quella comunale.
La prima cosa da fare, dunque, è presentare una domanda in bollo al Sindaco della zona in cui si vuole aprire l’attività e dichiarare di essere in possesso dei requisiti richiesti:
- avere compiuto i 18 anni
- essere in regola con gli obblighi scolastici
- aver frequentato un corso specifico indetto dalla regione di appartenenza o una scuola alberghiera
- essere in regola con le normative di legge in materia igienico sanitaria.
Occorre poi presentare la planimetria del locale che si vuole adibire a ristorante e dimostrare di essere in regola con la distanze dagli altri locali richieste dal comune di appartenenza.
Questa la procedura da seguire, ma poi starà a voi trovare la formula vincente per la vostra attività in base anche alla zona di residenza. Si può puntare su un arredamento particolare, ad esempio, su piatti tipici o sulla professionalità del personale, ma ricordate che la regola più importante da seguire è quella che riguarda il rapporto qualità-prezzo: l’italiano medio vuole mangiar bene, ma vuole anche conciliare il gusto con il portafogli.