Se state per avviare un’attività autonoma, se siete liberi professionisti, se avete intenzione di aprire un negozio, non potete fare a meno di aprire una Partita IVA, entrando così in possesso di un codice di undici cifre che identifica il contribuente. Non entriamo nel dettaglio di cosa sia l’IVA ed a cosa serva, perché in queste poche righe ci preme ricordare come si fa per aprire una Partita Iva, in modo che possiate muovervi con estrema facilità nella burocrazia tipica dell’Italia.
Per aprire una Partita IVA occorre recarsi presso l’Ufficio delle Entrate della vostra zona e segnalare l’inizio dell’attività entro trenta giorni dall’avvio dell’attività stessa. Per farlo occorre presentare una dichiarazione sul Modello AA9/7, se volete aprire un’attività di tipo autonomo, o sul Modello AA7/7, se volete aprire una società. I modelli possono essere richiesti direttamente all’Ufficio delle Entrate o scaricati da Internet sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove troverete anche un guida per la compilazione.
Sui modelli prestampati dovrete inserire tutta una serie di dati relativi sia al vostro stato anagrafico che all’attività che state per intraprendere, sia essa autonoma o societaria. Una volta compilati, i modelli possono essere consegnati direttamente all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, presentando un documento di riconoscimento, oppure possono essere consegnati da un delegato che dovrà presentare il proprio documento ed il vostro affinché l’operazione sia valida.
Oltre alla consegna diretta, il modello può essere anche spedito a mezzo posta, allegando la fotocopia del proprio documento di identità. In questo caso è opportuno spedire il tutto a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Infine, il modello può anche essere inviato per via telematica, scaricando il software dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta inviata tutta la documentazione, si entrerà in possesso del famoso codice ad undici cifre, che resterà lo stesso fino alla chiusura della Partita Iva. A questo punto non resta che scegliere tra diversi regimi contabili, dal più semplice (per chi per esempio apre un negozio e non prevede un volume di affari elevatissimo) al più complesso, più adatto ai liberi professionisti con un buon volume d’affari.