L’allergia al nichel è un disturbo subdolo e difficile da riconoscere perché si manifesta in molti modi diversi. A ridosso delle feste di Natale 2015 facciamo un po’ il punto, per evitare regali che possono esporci al rischio, ma anche per evitare di mangiare cibi non adatti. Come si riconosce?
Sintomi allergia al nichel
- Eczema cutaneo
- Stanchezza
- Gonfiore
- Dolore addominale
- Aumento di peso o pedita
- Mal di testa
- Dissenteria
- Dolori addominali e spasmi
- Choc anafilattico
- Afte
- Nausea o vomito
Come si diagnostica?
Si deve utilizzare i patch test si applicano sul dorso piccoli cerotti con una serie di sostanze potenzialmente implicate nell’allergia cutanea. A distanza di 48-72 ore si valuta la reazione: se c’è allergia al nichel la rimozione del cerottino contenente nichel lascia una piccola area di pelle infiammata. Se si sospetta un’allergia sistemica, oltre alla verifica di un patch test, occorre far seguire una dieta senza nichel.
Quali sono i cibi che contengono nichel?
- Lieviti
- Funghi
- Broccoli
- Crucifere
- Pomodori crudi (il pomodoro cotto perde molta della quantità di nichel contenuta all’interno dell’ortaggio).
Bisogna fare attenzione a come vengono conservati i cibi: evitate i prodotti in scatola e le bibite in lattina, dovete scegliere stoviglie per cucinare in vetro pyrex o in acciaio inox garantito nichel-free.
Come si cura?
Bisogna evitare il metallo, non va né toccato né ingerito. Acquistate prodotti nichel free, non solo pentole, ma anche cosmetici, gioielli, orologi e fibbie. In caso di dermatite da contatto, ci sono delle ottime pomate al cortisone, altrimenti un antistaminico per via orale. Per l’allergia sistematica c’è un trattamento desensibilizzate che ha successo nel 70% dei soggetti. Questa terapia specifica va protratta per circa un anno e consiste nella somministrazione di piccole dosi di nichel 3 volte a settimana.