Per salvare una vita a volte basterebbe davvero poco. Basterebbe ad esempio recarsi un paio di volte l’anno presso un centro per la donazione del sangue e lasciare il proprio contributo “liquido”, perché il sangue è un bene che non si può comperare, ma solo donare spontaneamente.
Chissà quanti di voi sono stati mossi almeno una volta nella vita da questo sentimento di solidarietà verso il prossimo (che poi è anche verso se stessi, perché può capitare a chiunque può aver bisogno di sangue), ma magari è stato frenato dalla mancanza di informazioni in proposito.
Dove andare? Chi può donare? Domande alle quali cercheremo di dare una risposta, nella speranza che queste poche righe possano servire da stimolo per qualcuno ed allungare la lista (mai abbastanza lunga) dei donatori di sangue.
Per diventare donatori di sangue, occorre aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato i sessanta anni. Ovviamente le proprie condizioni di salute devono essere buone (pressione, pulsazioni, peso superiore ai 50 chilogrammi) ed è necessario non essere nelle fila delle categorie a rischio (tossicodipendenti, alcolisti, positivi al test della sifilide, dell’HIV, dell’epatite B e C).
La prima cosa da fare è recarsi in un centro AVIS o in un centro trasfusionale e chiedere di essere inseriti nella lista dei donatori. L’aspirante donatore verrà invitato a sostenere un colloquio con un medico del centro, che dovrà stabilire se il soggetto è idoneo o meno alla donazione.
Immediatamente dopo il colloquio, si procederà con un prelievo del sangue, che servirà non per la donazione, ma solo per accertare il gruppo sanguigno ed escludere eventuali patologie.
Una volta noti i risultati, il soggetto verrà invitato ad effettuare la prima donazione del sangue, preceduta dall’accertamento clinico del donatore (controllo della pressione, battito cardiaco, emoglobina).
Per completezza di informazioni, ricordiamo che tra una donazione e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni e che generalmente gli uomini possono donare il sangue 4 volte l’anno, mentre le donne solo 2 volte.
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