Il bruciore di stomaco, il cui termine scientifico è pirosi gastrica, consiste in una sensazione simile a quella di un bruciore proveniente dall’esofago, che può capitare mentre si sta mangiando o anche alcune ore dopo il pasto. Il dolore, che può allargarsi fino al petto e alla gola, può essere causato da una gran quantità di fattori che possono andare dalla qualità del cibo che si sta ingerendo a malattie di fondo più serie come l’ernia iatale, fino ad una serie di medicinali che possono reagire male nel vostro esofago.
Prima di ricorrere ai farmaci, se la condizione è soltanto un semplice fastidio e non risulta talmente grave da dover ricorrere ad un medico, ci sono delle misure che si possono prendere per evitare il ripetersi del bruciore di stomaco, ed altre per farlo passare più in fretta quando questo arriva. Continuate a leggere per scoprire quali.
Fase 1: Evitare o smettere di fumare. Il fumo è la causa di una gran quantità di malattie, tra cui anche il bruciore di stomaco. I prodotti chimici della sigaretta indeboliscono lo sfintere esofageo inferiore, favorendo l’insorgere della condizione.
Fase 2: Evitare il caffè. Oltre ad essere una sostanza che può creare bruciore, il caffè “attira” la sigaretta, specie nei fumatori incalliti, e dunque potrebbe rendere vani gli sforzi della fase 1.
Fase 3: Mangiare cibi sani. Questo significa evitare i cibi che notoriamente sono da classificare come cibi spazzatura, cioè quelli molto grassi e le fritture, ma anche quelli che, se all’apparenza possono sembrar sani, hanno la capacità di incidere sulla digestione, provocando un reflusso gastroesofageo che può portare al bruciore. Questi sono ad esempio l’aglio, la cipolla, le spezie ed anche il cioccolato.
Fase 4: Seguire una dieta varia. Se si mangia tutti i giorni insalata, il corpo non avrà mai i nutrienti necessari a garantire una buona qualità della vita. Dunque vanno bene frutta e verdura, ma anche la carne ed il pesce di tanto in tanto si possono mangiare, sempre evitando i cibi esposti in fase 3.
Fase 5: Evitare la pennichella. Se ci si stende subito dopo aver mangiato, si corre il rischio che il cibo risalga verso l’esofago, favorendo il bruciore. Meglio invece fare una bella passeggiata, o in ogni caso mantenere la posizione verticale.
Fase 6: Evitare lo stress, specie se dopo il pasto. Lo stress in generale provoca una gran quantità di condizioni mediche, e tra queste c’è anche il bruciore di stomaco. Per stress si intende anche quello fisico, dunque dopo i pasti evitare di fare attività fisica impegnativa, meglio aspettare almeno 2-3 ore.
Fase 7: Perdere peso. L’obesità aumenta la pressione addominale, dunque può provocare un super-lavoro al vostro stomaco che ha come reazione quella di crearvi fastidio.