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Come preparare il pellet a casa

Come preparare il pellet in casa? Questa è una domanda che in molti si stanno ponendo in questo periodo a causa dell’aumento dei prezzi energetici e anche di quello del pellet stesso.

Come preparare il pellet a casa

Risparmio garantito e spesa ammortizzabile

Il problema non è capire come preparare il pellet in casa in questo momento, quanto trovare il modo per ottenere il materiale giusto per farlo. Appare ovvio che per chi vive in città generalmente questo problema non sussiste: si paga il condominio e con esso il riscaldamento. Ma nelle villette indipendenti, nelle quali sono state installate stufe a pellet, potremmo avere la necessità di risparmiare e voglia di fare da soli.

Come preparare il pellet in casa quindi? Bisogna partire da quella che è la pulizia dei terreni o dei giardini. O ancora dallo sfalcio di potature dei campi e dei parchi. E la ragione sta nel fatto che questi non sono solo rifiuti green ma sono anche un’importante risorsa per chi effettivamente vuole preparare questo combustibile da solo.

Grazie infatti a un biotrituratore o cippatore è possibile riciclare questi materiali di scarto in cippato. Ovvero compattando il materiale di scarto indicato precedentemente e per lasciarlo a macerare e ottenere il pellet per la stufa.

Questa macchina può essere acquistata in diverse varianti. Insieme a una pellettatrice in grado di creare quei piccoli cilindri tanto importanti per il nostro riscaldamento. La spesa non è proprio irrisoria, ma il costo dell’investimento iniziale può essere ammortizzato molto velocemente.

Ecco come preparare il pellet in casa

Come preparare il pellet a casa

È importante comprendere che capire come preparare il pellet in casa può tornare utile soprattutto per via del risparmio che si può registrare. Quelli che sono i costi della produzione fai da te vengono facilmente recuperati. Soprattutto evitando di comprare i sacchi da 15 kg di materiale combustibile in commercio.

È importante ricordare che la maggior parte delle materie prime che possono essere trasformate in pellet sono disponibili liberamente in qualsiasi giardino o casa. Parliamo di carta straccia o da macero, rifiuti di legno, segatura, erbacce, fieno, paglia e addirittura gusci di noce.

Una volta ottenuto il cippato lo si lascia essiccare una giornata al sole, si misura il grado di umidità finale, che non deve essere superiore al 15% con l’igrometro. E si può poi iniziare a produrre il pellet.

Saranno il calore e la pressione della pellettatrice a fare tutto il lavoro: il consiglio è quello di non puntare a dispositivi low cost che potrebbero non crearlo della giusta densità. È consigliabile acquistare quelle che hanno una testa a forma di anello: serve meno energia ma compattano di più. Con un prezzo di circa 1.500 euro si può diventare indipendenti nella produzione. Risparmiando sul lungo termine.

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