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Come sopravvivere al bullismo su Twitter

Come sopravvivere al bullismo su Twitter? Questo social network, al pari degli altri può essere un ottimo strumento per fare conoscenze e rimanere informati ma allo stesso tempo può essere veicolo per persone tristi e cattive di fare del male anche a persone che non conoscono: vediamo insieme come difendersi da chi esagera.

Come sopravvivere al bullismo su Twitter

Attenzione ai bulli di ogni età

La prima cosa da ricordare quando si parla di Twitter è che nonostante i caratteri ridotti le persone riescono a dare il peggio di se stessi e che la facilità di dare vita a un account rende possibile per chiunque dare vita a moltissimi fake differenti che possono essere usati contemporaneamente. Questo significa che se qualcuno ha intenzioni illecite all’interno di questo social network può esprimerle senza incontrare troppe difficoltà.

Se a questo si aggiunge il fatto che il bullismo era ed è ancora una piaga sociale molto difficile da eliminare, il risultato dell’addizione di tutti questi fattori spesso diventa un mix letale per il benessere delle persone che frequentano Twitter il quale, tra le altre cose, non sempre ha una velocità di azione importante quando si tratta di segnalazioni. Questo rende quindi necessario per gli utenti approcciarsi in modo corretto a questo social, cercando di combattere il fenomeno e al contempo difendersi dagli attacchi.

Uso consapevole di Twitter

Come sopravvivere al bullismo su Twitter

La prima cosa da fare per sopravvivere al bullismo su Twitter è senza dubbio quello di fare un uso consapevole di questo mezzo e capire non solo che non è l’equivalente del parlare con gli amici ma che l’età media delle persone al suo interno può cambiare in base agli argomenti trattati. Cosa significa questo? Che spesso il miglior modo di evitare problemi o attacchi di bulli risiede nello scegliere con attenzione quelli che sono gli hashtag ai quali rispondere: si tratta di una mossa preventiva che deve diventare automatica.

Quando si viene attaccati su Twitter non vi è scritto da nessuna parte che si debba sopportare per forza gli attacchi: si può mettere il proprio profilo privato e quindi di consentire le risposte a una cerchia ben selezionata di utenti o in alternativa, appena il primo bullo si palesa, bloccarlo nell’immediato. In questo modo non potrà interagire con voi e il problema sarà risolto alla base. In caso di offese ben precise non solo si può segnalare l’utente a Twitter, ma in attesa di un provvedimento da parte del social network se ci sono le basi si può denunciare l’utente alla Polizia Postale che prenderà gli adeguati provvedimenti.

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