Nella stanza da bagno o in cucina, la muffa è un nemico sempre in agguato, specie per quanto riguarda le fughe tra le piastrelle, dove si annida con maggiore facilità, richiedendo poi degli interventi lunghi e faticosi.
Come fare dunque per liberarci di questo fastidioso inconveniente, senza dover necessariamente cambiare la piastrellatura del bagno?
Esistono diversi modi per ovviare al problema, ma prima di tutto occorre parlare di prevenzione. Eh già, il modo migliore per evitare che si formi la muffa tra le piastrelle è quello di pulirle quotidianamente, utilizzando un detergente adatto. Inoltre è di fondamentale importanza asciugare sempre le piastrelle, specie dopo aver fatto la doccia, ed allo stesso tempo aerare il bagno, aprendo porta e finestra.
Se invece la muffa si è già impossessata del nostro bagno, occorre ricorrere ad un funghicida o – in alternativa – ad una soluzione composta da acqua e candeggina (una parte di candeggiana per cinque parti di acqua), da distribuire con uno spruzzino. Successivamente si interverrà con dell’acqua saponata da passare attraverso l’uso di uno spazzolino da denti, prima di trattare le fughe con un apposito prodotto sbiancante da distribuire con una spugna.
Potrebbe però accadere che la muffa abbia rovinato irrimediabilmente le fughe, sbriciolando la malta tra una piastrella e l’altra. Come intervenire? Prima di tutto occorre togliere tutti i residui dalle fughe, aiutandosi con un oggetto appuntito e spolverando poi con un panno asciutto.
A questo punto è necessario applicare nuovamente la malta per fughe (si trova in commercio sia in polvere che in pasta) e completare il lavoro rimuovendo gli eccessi con una spugna pulita.
Una volta che la malta sarà completamente asciutta (occorre attendere qualche ora), si passerà nuovamente una spugna umida su tutta la superficie e poi si completerà l’opera con una normale pulizia. Facile no? Bastano pochi passi e la muffa scomparirà per un po’ dal nostro bagno.