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Come dare le dimissioni secondo la legge

Come dare le dimissioni secondo la legge? Sebbene in ogni caso specifico vi possono essere contrattualmente degli accordi specifici per eseguire questo tipo di azione, vi sono delle linee guida dettate dalla legge che rappresentano la base di ogni compromesso.

Come dare le dimissioni secondo la legge

Partiamo dalla legge: l’articolo 2118 del codice civile prevede per il lavoratore la possibilità di interrompere il rapporto di lavoro dando all’azienda di cui è dipendente un periodo di preavviso stabilito dal contratto collettivo applicato. Secondo le norme vigenti esso è obbligatorio solo per i contratti a tempo indeterminato perché rappresentante un “imprevisto” per l’azienda che deve organizzarsi e provvedere al rimpiazzo.

Vi è la possibilità di non rispettare il periodo di preavviso nei seguenti casi:

  • dimissioni per giusta causa da un rapporto a tempo indeterminato;
  • dimissioni per giusta causa da un contratto a termine;
  • lavoratrice o lavoratore che si dimettono nel periodo in cui è previsto il divieto di licenziamento ai sensi della normativa sulla maternità e quindi dall’inizio della gravidanza fino ad un anno di età del bambino
  • dimissioni durante il periodo di prova.

E non decorre in caso di questa tipologia di assenza:

  • malattia
  • infortunio
  • ferie
  • maternità.

In queste situazioni il conteggio riparte dal rientro al lavoro.

La durata prevista va di solito dai 20 ai 45 giorni o addirittura 90 in base all’anzianità di servizio e decorrono dal momento della comunicazione al datore di lavoro. Va sottolineato: se i rapporti tra le parti sono buoni spesso si riesce a raggiungere un compromesso tra le esigenze di entrambe le parti, rendendo la separazione meno drastica.

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