Uomini e donne di mezza età soffrono di dispepsia senza alcun problema a livello di esami del sangue o di forma fisica. Eppure, quella sensazione di non digerire bene è una presenza costante e fastidiosa nella vita di tutti i giorni. Al punto tale da diventare ben presto un vero e proprio incubo. Spesso, si scambia la dispepsia funzionale per una semplice e comune cattiva digestione: i sintomi sono praticamente gli stessi e, subito dopo aver mangiato, si verifica un’alterazione delle funzioni digestive a livello dello stomaco, che si manifesta a sua volta dolore e/o fastidio nella zona appena al di sotto delle costole e poco sopra l’ombelico.
I sintomi principali di una dispepsia sono:
- bruciore di stomaco;
- dolori pungenti nella parte alta dello stomaco;
- eruttazioni che spesso sono accompagnate da reflusso acido;
- alitosi;
- senso di una digestione lunga;
- flatulenze;
- borborigmi intestinali;
- nausea;
- conato di vomito.
Dispepsia, cosa mangiare?
Tutti coloro che soffrono di dispepsia devono mantenere un regime alimentare nutriente, ma in ogni caso leggero. La dispepsia funzionale, ovvero il ricorrere di problematiche a livello digestivo, sta colpendo un numero sempre più alto di persone, nello specifico giovani e iperattivi. Una regola fondamentale è quella di prestare attenzione a non eccedere con le calorie. Meglio puntare su cibi ricchi di fibre, frutta, verdura e cereali integrali, perché sono in grado di diminuire l’assorbimento di zuccheri e grassi.
Attenzione anche ad evitare ogni eccesso nel consumo di tuberi e legumi, così come dei salumi, affettati, sottaceto e carni rosse. Infatti, sarebbe bene evitare tutti quei cibi che possono causare bruciore di stomaco, ovvero i cibi grassi e piccanti, oltre a bibite gassate, caffè, alcol, pomodori, cioccolato e i tipi di formaggio più grassi.
Dispepsia nervosa, lo stress per lavoro e famiglia
Il malessere che si prova per non digerire bene, a lungo andare, comincia a rappresentare una vera e propria croce sulla quotidianità. In piccola parte, tali problematiche sono correlate a delle malattie decisamente più gravi, come ulcera, tumori o Helicobacter Pilori. Benché siano piuttosto varie le cause che possono scatenare la dispepsia, è chiaro che la presenza di uno stato di stress è quella principale.
Diversi studi scientifici e medici hanno sottolineato un legame molto stretto tra la dispepsia funzionale e i problemi che colpiscono la vita di coppia o affettiva. Ovviamente, avere un malessere che insorge inevitabilmente dopo i pasti di certo non aiuta a vivere dei momenti di serenità in compagnia di altre persone, e da ciò non può che emergere ulteriore stress e nervoso.
Rimedi farmacologici
La cura della dispepsia passa inevitabilmente nel riconoscere una causa. In caso contrario, si deve agire, per forza di cose, direttamente sui sintomi. I farmaci maggiormente usati sono gli inibitori della pompa protonica e i procinetici: contrastano l’acidità di stomaco e stimolano lo svuotamento gastrico. Con ansia e tensione, invece, gli antidepressivi possono rappresentare una soluzione, ma solo con le dovute precauzioni.
Rimedi naturali
Nel momento in cui ci si rende conto di soffrire di dispepsia funzionale, allora si può optare per una cura e dei rimedi del tutto naturali, così da poter ridurre con dei semplici accorgimenti quei fastidiosi sensi di malessere, di bruciore e di irritazione che accompagnano questa malattia. Si possono attuare in primo luogo delle contromisure semplici e fondamentali come, ad esempio, mangiare lentamente, masticare a lungo, evitare gli eccessi alimentari ed evitare anche gli alimenti o troppo caldi o troppo freddi.
In secondo luogo, si possono assumere delle sostanze naturali che possono alleviare i fastidi legati alla cattiva digestione, con l’intento di aiutare il proprio organismo a digerire meglio il cibo. Ad esempio, si può assumere:
- lo zenzero: ovvero, una radice che viene considerata un antico rimedio naturale, adatto a combattere e a neutralizzare qualsiasi tipo di problema di stomaco. Lo zenzero è infatti un antinfiammatorio naturale, formidabile sotto forma di tisana.
- il finocchio: il quale è considerato un alimento e un rimedio naturale adatto per neutralizzare l’acidità di stomaco. Inoltre,il finocchio può anche aiutare a digerire meglio, così da poter evitare di soffrire di dolori e gonfiori intestinali. Viene considerato adatto al bruciore di stomaco per il suo pH tendente all’alcalinità e, quando capita di soffrire di questo disturbo, si possono preparare delle tisane al finocchio per migliorare la digestione. Oltre a questo metodo, i finocchi possono essere ingeriti sia crudi che cotti, e la loro azione regolatrice rimane invariata.
- il sedano: anche questo è un alimento utile da ingerire nel momento in cui si soffre di bruciori e acidità di stomaco. Si può benissimo abbinare al finocchio, oppure si può consumare crudo per un pinzimonio leggero, ovvero leggermente condito con un filo d’olio extra vergine di oliva.
- il bicarbonato di sodio: se aggiungete un cucchiaio di bicarbonato ad un bicchiere d’acqua e lo fate disciogliere, allora vedrete che la sua azione sarà immediata, calmando del tutto il senso di malessere che attanaglia il vostro stomaco.