Come evitare intossicazioni da patate? Quello che è il comfort food per eccellenza in ogni sua possibile coniugazione rischia di essere un problema per la nostra salute se quando lo consumiamo non lo facciamo correttamente. Vediamo insieme cosa c’è da sapere.
La prima cosa da fare è osservarne l’aspetto e comprendere se in qualche modo la sostanza al loro interno responsabile della tossicità, la solanina, sia eccessivamente presente ed in grado di inficiare sia il gusto sia la sicurezza di questo alimento. Questa è un glicoalcaloide che si forma nell’alimento naturalmente come in altre solanacee (es melanzane e pomodori, N.d.R) ed è per tale motivo che il loro grado di maturità deve essere di un certo tipo per renderne possibile il consumo.
I sintomi da intossicazione da solanina sono i seguenti:
- nausea
- vomito
- mal di stomaco
- mal di pancia
- diarrea
- febbre.
Nei casi più gravi vi possono essere anche perdita di coscienza, shock anafilattico e problemi di respirazione, ma da circa 50 anni non si sono verificati decessi collegati a questa intossicazione.
Come evitare problemi? E’ presto detto: per prima cosa conservare le patate in luogo fresco e buio ma non in frigo ed evitare il consumo di quelle rinsecchite e vecchie con grandi germogli. Bisogna poi eliminare le parti verdi e anche gli “occhi” che si formano sulla buccia. Quest’ultima può essere consumata senza problemi ma solo se le patate sono fresche ed in buone condizioni. E’ importante anche eseguire una buona cottura, evitando di riutilizzare l’acqua nella quale le si è fatte eventualmente bollire.