Come cucinare gli agretti? Questo tipo di verdura, nonostante l’aspetto innocuo, è senza dubbio quello più in grado di dare problemi al cuoco in erba che vuole gustarne il sapore. Vediamo insieme come regolarci e quali sono gli errori da non fare.
Le “barbe di frate“, altro nome con i quali sono conosciuti, sono buonissimi da mangiare bolliti e conditi con olio, sale e limone ma possono essere usati senza problema anche all’interno di frittate ed omelette. A patto ovviamente che vengano cotti in modo adeguato. La prima cosa da fare è assicurarsi di averli puliti bene, ricordando che la parte davvero commestibile è solo quella verde: la radice rosa si può separare sia con le mani che con un coltello e la lavatura deve avvenire in modo profondo, magari utilizzando del bicarbonato. E’ importante fare attenzione alle piccole spine che si potrebbero incontrare.
Per cuocerli in modo corretto basta prendere una padella nella quale inserire un poco di acqua e la verdura stessa, coprendo il tutto con un coperchio e lasciando cuocere fino alla consistenza desiderata che dovrebbe essere ottenibile entro 5 minuti. Mai farli cuocere troppo: diventerebbero troppo molli.. Detto ciò è importante, per un consumo corretto non congelarli o aspettare troppo dopo l’acquisto prima della cottura. E’ importante inoltre scegliere degli agretti giovani e mai troppo maturi. Il gusto e la consistenza infatti potrebbero risentirne una volta cotti.
Per il resto che siano conditi all’agro, ripassati in padella, utilizzati in un risotto o in un’omelette, gli agretti risultano essere sempre la scelta perfetta per un pasto sano ed allegro.