Come affrontare un figlio bullo? Se nonostante una buona educazione data la propria progenie agisce in modo scorretto nei confronti delle altre persone è necessario provvedere alla correzione del suo comportamento. Vediamo come fare.
Se i ragazzi non riconoscono la gravità delle loro azioni o minimizzano l’accaduto sostenendo che si tratti di uno scherzo o che la terza persona se lo sia meritato, i genitori devono intervenire spiegando prima di tutto quale è il vero limite tra il gioco e l’atto di bullismo. Il problema è che difficilmente il bullo si rende conto dell’effettiva conseguenza che il suo comportamento può avere sulla sfera fisica e psichica della sua vittima: motivo per il quale gli adulti non devono mai fidarsi del suo racconto ma provvedere a scavare a fondo per comprendere quale sia la verità. E’ importante che il genitore non abbia mai timore di scoprirla e di rendersi conto del bullismo perpetrato dal figlio: la deresponsabilizzazione è inaccettabile.
Allo stesso modo, per prendere le dovute contromisure, i comportamenti aggressivi e violenti della propria progenie non devono mai essere sottovalutati o giustificati: al contrario bisogna capirne la causa, comprendere lo stato emotivo e reagire prendendo provvedimenti per arginare il problema.
Ecco quindi che non bisogna essere fieri di questa loro aggressività ma allo stesso tempo non bisogna essere con loro violenti o picchiarli: aumenterebbe solo l’intensità del problema: quel che bisogna fare è punirli ed al contempo vedere se ci sono le basi per il coinvolgimento di un terapeuta, anche controllando la loro attività online.