Come coltivare il tiglio? Per chi è appassionato di giardinaggio prendersi cura di questo albero può divenire una delle sfide più belle. Questo perché come pianta cresce in fretta, ma necessita ad ogni modo di cure che siano in grado di assicurare una buona longevità all’esemplare.
Per prima cosa il tiglio necessita di un terreno dalla composizione equilibrata: è basilare. Pur essendo un albero che sopporta bene l’inquinamento atmosferico e quindi quasi “rustico” nella sua essenza, ha bisogno di un substrato che non sia né troppo umido né troppo asciutto per dar modo al suo apparato radicale di attecchire bene e funzionare come di dovere.
Insieme ad un buon terreno, il tiglio ha bisogno anche di una esposizione luminosa: bisogna fornirgli una collocazione in pieno sole, dove possa venire a contatto con tutta la luce di cui ha bisogno per svilupparsi. Piantarlo in un giardino significa regalare al suo sviluppo una buona porzione di terreno, dato che lo stesso può raggiungere i 10-15 metri. A differenza di altre piante o alberi il tiglio non necessita di particolari concimazioni, soprattutto se il terreno è ricco per sua natura. Necessitando di molto poco, del letame mescolato con la terra al momento dell’impianto o della semina può essere considerato sufficiente.
Per sua composizione però quest’albero ha bisogno di una buona potatura nel corso dell’inverno al fine di eliminare i polloni che tendono a crescere alla base della pianta. La potatura si rende necessaria anche per dargli una buona forma e renderlo esteticamente ottimale per la sua permanenza in giardino.
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