Come rispondere agli haters online in modo da difendersi dal loro cyberbullismo? Internet non è un posto sicuro e spesso l’anonimato porta le persone a comportarsi in modo spregevole: questo non significa che bisogna sopportare in silenzio.
Quando dati personali sono coinvolti
Se ci si trova ad avere a che fare con personaggi poco chiari che minacciano o hanno reso di rendere noti dei vostri dati sensibili in social network o simili organizzazioni, il consiglio è quello di denunciare il fatto alla Polizia Postale: è importante comprendere che esistono delle istituzioni volte alla salvaguardia della persona e che grazie alla legge sulla Privacy esse sono perseguibili penalmente in caso di violazioni. Nessuno deve sentirsi autorizzato a diffondere dati sensibili di terze persone pensando di potersela cavare.
Come aiutare le indagini? Raccogliendo più dati possibili relativi all’hater in questione, eseguendo screenshots e se si è fortunati, registrando il suo ip attraverso delle Stat specifiche.
No al bullismo
Se al contrario si parla di semplici cyberbulli, il segreto è quello di far vedere di non essere minimamente toccati da ciò che dicono e rispondere in modo adeguato. Questo non significa porsi al loro livello quanto far notare con sagacia quello che sono e rendere partecipe pubblicamente gli altri visitatori di questo comportamento: sarà la reazione stessa nella maggior parte a sedare i leoni da tastiera che non hanno nulla da fare. Se la piattaforma social o di blogging e forum lo consentono poi, vi è la possibilità di bloccare gli ip degli indesiderati: va usata senza pietà se necessario.