Nella guida di oggi ci occuperemo di come richiedere un bene confiscato, una situazione che si può verificare in caso di esecuzione forzata o di sequestro di beni mobili o immobili, o mobili registrati. Il provvedimento dal quale ha impulso l’azione che porta alla confisca è di natura penale: si tratta di una misura cautelare in esecuzione appunto dell’ordine dell’autorità giudiziaria. Oppure si può trattare una sanzione amministrativa accessoria.
Le ragioni sono le più disparate: possono essere confiscate autovetture in seguito ad esempio a guide in stato di ebbrezza con tassi superiori a 1,5 g/l o in seguito a procedimenti penali in materia di associazione per delinquere di stampo mafioso. Una volta emesso il provvedimento di confisca, i beni vengono sottratti all’indagato e viene nominato un amministratore o un custode, per tutta la durata del processo.
In seguito alla definizione processuale della vertenza, si arriverà alla confisca definitiva: in seguito a ciò il bene è devoluto allo Stato e, dopo un periodo di gestione si può richiedere il bene. Come? Partecipando alle aste che vengono eseguite in tutti i Tribunali. Oggi è anche possibile verificare i beni confiscati direttamente sul web tramite il sito aste giudiziarie.
Nel caso di beni confiscati alla mafia, anche le associazioni possono richiederne l’assegnazione: in questo caso accertata l’esistenza di un bene confiscato, l’associazione può richiederne la gestione al comune in cui il bene è sito, per finalità sociali. Sarà poi il comune, sulla base delle caratteristiche e dei bisogni del territorio a stabilirne la destinazione.
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